Vivi e lascia morire di Ian Fleming

Titolo: Vivi e lascia morire

Autore: Ian Fleming

Editore: Adelphi

Pagine: 246

Prezzo: eur 14.40 su IBS in brossura

 

 

Morgan il Sanguinario fu governatore e comandante militare della Giamaica dal 1675 al 1688 ma soprattutto fu un pirata che mise insieme uno dei tesori più ricchi mai esistito.

In qualche modo, dopo anni di ricerca forsennata questo tesoro è venuto alla luce. Nel mercato nero ci sono alcune monete appartenute a dinastie reali ormai estine.
Il ricavato della loro vendita viene usato per finanziare le operazioni russe in America.
Se avete letto Casinò Royale, di cui trovate la recensione sul blog, sapete già che Bond ha un conto in sospeso con le spie russe.
La missione viene quindi affidata a lui.
Obiettivo: trovare e uccidere Mr Big la cui interessante vita troverete riassunta ad inizio avventura.
Sappiate che è considerato il cadavere vivente del Principe delle Tenebre e che è maestro vudù.
Harlem appare in tutto il suo folclore. Rumorosa, apparentemente disorganizzata, negozi trasandati, musica in ogni angolo. In realtà è una fitta rete di sodalizi, conoscenze, equilibri. Anche i muri hanno gli occhi e Bond viene catturato senza neanche avere il tempo di reagire.
Mr Big è un uomo che non si dimentica.
“Non aveva né ciglia né sopracciglia, e gli occhi erano talmente distanti tra loro che si riusciva a metterli a fuoco solo uno per volta.
Quando indugiava su qualcosa era per annetterlo o divorarlo”
Il suo covo è ricco di passaggi segreti e antri nascosti. Le tracce dei numerosi riti vudù che vi si svolgono sono disseminati qua e là.
L’aria sa di chiuso, i rumori sono attutiti. Bond comprende subito la portata del suo nemico. Anche i muri sembrano saperlo.
Neanche a metà del romanzo e già il ritmo è vorticoso e l’adrenalina quasi alle stelle.
007 e Mr.Big sono due titani, entrambi astuti, calcolatori, pronti a tutto.
Poi un treno, un nuovo scenario ed entra in scena una nuova protagonista cartomante, Miss Solitaire. quell’elemento femminile onnipresente in ogni missione di James Bond. I tarocchi svolgeranno un ruolo importante nelle vicenda.
Dal treno ad un bungalow in riva al mare fin dentro una vasca di squali.
Poi un’isola verde, abitata da gente allegra e cordiale
“Le pendici adorne di bambù e screziate dal verde cupo e lucente dell’albero del pane, più in basso lasciavano spazio a foreste di ebano, mogano, albero fiamma e campeggio”
Panorami mozzafiato.
Infine in acqua, nelle profondità dell’oceano, vicino alla barriera corallina.
Laddove si nascondono creature traslucide, cieche e letali. Caravelle di mare, barracuda, calamari giganti.
Non possiamo dirvi di più. Per capire il livello di tensione contenuto nell’intreccio sappiate che 007 ad un certo punto ha pensato di suicidarsi.
Voltiamo l’ultima pagina incredibilmente soddisfatte. Molto più bello del primo, meglio la storia, meglio l’ambientazione. Una prosa più ricca, corposa, curata.
Trasuda passione e coinvolgimento.
C’è attenzione nei dettagli, c’è meticolosità nel ricreare quel netto contrasto tra l’aspetto paradisiaco dell’isola giamaicana e le atrocità che vengono perpetrate nelle grotte sotterranee.
Splendide descrizioni dell’ambiente sottomarino, popolato di strane creature dentro e fuori la barriera corallina.
Si legge in un soffio, sospinti dal vento della suspense. Si riprende un battito normale solo alle ultime 3 pagine.
Le aspettative sono alte adesso, rinvigorite.
Ci aspetta il terzo volume sugli scaffali e non vediamo l’ora!
Precedente Estratto da In fondo al tuo cuore di M.de Giovanni Successivo Scorciatoia per il patibolo a cura di Alfred Hitchcock