La poetessa misteriosa: un estratto delle sue emozioni

“Alcuni dicono che

quando è detta,

la parola muore.

♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

Io dico invece che

proprio quel giorno

comincia a vivere”

 

Quasi duemila composizioni, nessuna in stampa mentre lei era in vita.

Emily Dickinson è stata esclusa come poeta e come donna e questo ha creato attorno al suo nome supposizioni e interpretazioni.

Di lei rimase poca cosa tangibile. Un pacchetto di lettere e le poesie chiuse nel cassetto. Fece bruciare dalla sorella tanta carta che la raccontava, per riservatezza o chissà.

Quello che è rimasto è volutamente implicito, poco concreto. Lei voleva così.

Dicono si vestisse solo di bianco, che non uscisse mai, nascondendosi anche durante le visite che le facevano parenti o amici. Proprio perché lacunosa, la sua vita si è riempita di mistero.

Io la immagino con lineamenti delicati, occhi profondi che guardano il giardino che si estende fuori la sua finestra. Da lì lei vede le sfumature del cielo, la nascita e la morte del giorno, il piegarsi della natura al tempo. E scrive, senza pensare, guidata dalle sue emozioni.

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