Estratto da In fondo al tuo cuore di M.de Giovanni

“Ogni amore è diverso dagli altri, secondo me. L’amore è come un vestito. Lo si sceglie su misura, lo si indossa, lo si porta anche per molto tempo. Poi un giorno lo si guarda e ci si domanda perché lo si è scelto. Non ti assomiglia più.

Il primo amore, quello di quando si è giovani, è fatto di pelle e di sangue. Non si concepisce altro, si è gelosi, si soffre, perfino. Quando si è adulti, invece, si ragiona. Soprattutto, si ragiona.”
Un passaggio perfetto.
Si tratta del romanzo In fondo al tuo cuore di de Giovanni che abbiamo riletto in occasione della fiction terminata ieri in TV.
Uno scrittore al quale siamo molto legate e che ha sempre saputo parlare delle sue storie con poesia e passione.
Protagonista sempre il commissario Ricciardi che, in un luglio torrido, mentre la città si prepara a festeggiare una ricorrenza molto sentita, è alle prese con l’omicidio di un illustre medico. Passioni tenaci e sconvolgenti si nascondono dietro le dinamiche della morte.
Scavare nel passato, portare a galla fantasmi, attese e delusioni che diventano moventi per gesti irrimediabili.
Dietro il caso da risolvere, la meravigliosa penna di de Giovanni tratteggia come sempre la vita dei suoi personaggi in un crescendo di aspettative.
La dolce Enrica con il cuore spezzato, tata Rosa che non riesce a tornare indietro, il buon Maione onesto nell’animo e lui, Luigi Alfredo Ricciardi, tenebroso, schivo ma con una tormenta di sentimenti dentro che prima o poi dovranno venir fuori
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