Un’innocenza pericolosa di Artemis Cooper – Biografia di E.Jane Howard

Titolo: Un’innocenza pericolosa

Autore: Artemis Cooper

Editore: Fazi

Pagine: 457

Prezzo: eur 17.58 su IBS in brossura

 

 

 

  • Copertina:  5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile:  4♥ su 5

 

Bimba sveglia ma insicura, sempre in cerca di conferme materne.

Elizabeth Jane Howard inizia a scrivere da adolescente, grazie ad una precettrice appassionata di letteratura e drammi teatrali che la coinvolge con ardore(l’adorata Miss Millmiment della saga Cazalet).
Il suo rapporto poco solido con la mamma la rende insicura tanto da nascondere gli abusi che subisce tra le mura domestiche pensando fosse colpa sua.
Vive in pieno la seconda guerra mondiale, l’occupazione degli stranieri, gli allarmi aerei. Di tutto ciò farà menzione nella saga dei Cazalet dove riporterà le impressioni ambivalenti di pericolo ed estraneità al conflitto.
Si appassiona di teatro e recitazione cercando sempre di calcare le scene. Si sposa ma l’amore freddo e distaccato del marito la spinge a cercare conforto tra le braccia di vari amanti.
Diventa mamma ma senza desiderio, rimanendo affettivamente distante dalla figlia.
Quando pubblica il suo primo romanzo, il tema centrale ruota intorno ad interrogativi che accompagneranno la Howard per sempre
La vita di coppia permette davvero di realizzarsi?
È possibile trovare una propria identità al di fuori di questa?
Le sue storie ruoteranno sempre su tale identità femminile dentro e fuori la vita a due. La figura della donna sarà al centro dei suoi intrecci, quella ingenua e votata alla delusione o quella forte e avveduta
Costella la sua vita di uomini ma il suo è sempre il ruolo secondario dell’amante. Se da un lato questo le permette di conoscere tante persone e tanti volti dell’amore dall’altro però non le dà quella stabilità che cerca da sempre.
Non riesce a trovare durevolezza ed ogni volta si strugge ma è pronta a ricominciare da capo.
Fa l’attrice, la sceneggiatrice, scrive i suoi romanzi impiegando sempre parecchio tempo, distratta dalle sue tormentate relazioni.
Quando arriva a scrivere la saga dei Cazalet prende molto dalla sua famiglia e dal suo passato per disegnare i personaggi che ne popolano la storia. L’idea è di tirare fuori tutti i compromessi, i segreti, le bugie che si nascondono sotto la pace domestica.
Lo stile è lento come il tempo che scorre ma la Howard ad un lettore attento e paziente regala le sue acute osservazioni.
Accade poi un fatto molto grave che la coinvolge in prima persona in un episodio di plagio psicologico da parte di un uomo. Lo sconcerto, il dolore provocato dalla vicenda le dà la spinta a scrivere “Perdersi“, forse uno dei suoi romanzi più riusciti.
La Howard ha scritto tanto e bene sui sentimenti e sull’inganno, presentando con lucidità i suoi personaggi e le loro motivazioni. Il suo vivere in maniera estrema ed in balia delle emozioni, il suo buttarsi a capofitto nei legami senza sbagliarne i rischi l’ha resa una maestra nell’arte di scrivere dell’amore ma non in quella di praticarlo.
Ha vissuto a lungo, nella vita ha fatto tante cose, è sempre stata circondata da amici, parenti e compagni. È stata una donna che preferiva rischiare piuttosto che lasciarsi scappare un’occasione.
Questa biografia le rende sicuramente merito, riportando passo dopo passo tutta la sua vita e tutto il percorso emotivo che l’ha caratterizzata.
Si apprezza sicuramente di più se si sono letti i suoi romanzi.
È scorrevole, accurata ma in diversi passaggi troppo fitta e densa di avvenimenti tanto da risultare faticosa.
È stata però fondamentale per ritrovare la scrittrice nei suoi  stessi libri e comprendere ancora meglio le storie che ha raccontato.
È una biografia rivelatoria in cui si dà voce ad una donna complessa e complicata che finalmente oggi torna a far parlare di sé
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