Un caffè con Marco Balzano

Titolo: Quando tornerò

Autore: Marco Balzano

Editore: Einaudi

Genere: narrativa contemporanea

Pagine: 208

Prezzo: eur 17.58 su IBS in brossura

Lunedì abbiamo preso un caffè immaginario con un autore che ci aveva già colpite con un romanzo legato alla storia del Lago di Resia e al campanile sommerso di Curon.
Abbiamo letto la sua nuova uscita che ha confermato la grande sensibilità che caratterizza la sua penna.
Tre voci diverse, tre dolori nati da una sola decisione,  tre vite unite da un legame familiare stretto e a volte straziante sono il pretesto per raccontare molto di più.
Daniela, madre di Manuel ed Angelica, una notte scappa dalla sua famiglia, di nascosto, per paura di non aver il coraggio di salutare. Non scappa perché ha un altro uomo, non scappa perché subisce maltrattamenti da un marito violento o non ami i suoi figli, scappa forse per troppo amore, perché lì, in Romania non c’è lavoro e lei vuole invece dare un’istruzione ed una vita diversa ai suoi figli.
La sua scelta scaverà profondi solchi di dolore e distanza perché il lavoro di badante la svuoterà di tutto riempiendola solo della malattia di chi accudisce.
Manuel, il figlio adolescente sarà orfano pur avendo una madre, e cercherà di anestetizzare il dolore con i regali costosi che  gli invia.
Angelica si adatterà espandendo la sua presenza come un gas che va ad occupare ogni vuoto.
Solo un tragico incidente spezzerà questa vita in apnea, sovvertendo di nuovo le priorità.
Leggendo questo libro ci si chiede se esistano modi migliori o peggiori di essere madre, se lo si può essere anche da lontano, o se invece il contatto fisico primordiale è davvero insostituibile.
Ci si interroga anche con un lieve imbarazzo sul fenomeno ancora attuale dell’emigrazione femminile.  Spesso vediamo queste donne che arrivano in Italia in cerca di lavoro,  le consideriamo  slegate da una identità familiare, senza un ruolo sociale, quando invece  sono madri, mogli.  Pensiamo che possano fare solo lavori semplici, quando invece spesso hanno un’istruzione ben lontana dal lavoro che andranno a svolgere.
Lettura notevole, con un finale aperto e di ampio respiro che lascia possibili molte strade e che solleva un tema sommerso sul quale molto ci sarebbe ancora da dire.
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