Un ALFABETO di LIBRI

ALFABETO DI LIBRI

 

Da una challange, a cui abbiamo partecipato su Instagram, è nata l’idea di creare questo spazio con un vero e proprio alfabeto per autore di libri che hanno lasciato un bel ricordo nel nostro cuore.

Poche righe per illustrare il contenuto o le nostre sensazioni senza anticipare nulla ai lettori. Buona ricerca! ♥♥

 

Lettera A

Emma di Austen Jane
È un romanzo forse tra i meno amati e meno conosciuto dei capolavori di Jane Austen ma proprio per questo ha catturato la nostra attenzione.
Emma è una giovane donna, bella, ricca, frivola, intelligente, viziata apparentemente spigolosa, ama intromettersi nella vita degli altri, progettando matrimoni altrui, forse per sfuggire un po’ dalla sua quotidianità.
Sappiamo però che difficilmente l’analisi dei personaggi di Jane Austen può ridursi solo a ciò che appare in superficie, ed Emma ne è l’esempio.
Lentamente il lettore entrerà nell’intimo della protagonista fino a carpirne la vera essenza.
Meraviglioso come ogni scritto della nostra amata Jane, questo romanzo ci mostra un ritratto della nobiltà inglese dell’epoca con ironia e vivacità. Sa penetrare con affilato umorismo tra le pieghe dei caratteri dei personaggi per estrapolarne vizi, difetti e virtù nascoste.
Come sempre la magnifica Austen non delude.

Lettera B

Ci vediamo un giorno di questi di Bosco Federica

“Era incredibile e commovente come, nel protocollo dell’amore, in caso di necessità fosse previsto di rompere il vetro delle abitudini per far fronte comune”

La storia di una bellissima e salda amicizia nata banalmente, con un biscotto.
Due donne come sorelle, ma dal carattere opposto. Ludovica abitudinaria, meticolosa, precisa e monotona. Caterina un vulcano di energia, cambiamenti e scelte improvvisate. Eppure queste due anime sono legate da un affetto indissolubile, si compensano. Poi arriva la vita, quella che cambia i destini, che mette dei punti e distrugge i progetti.
Qui l’amicizia diventa uno scudo per difendersi, una spalla su cui piangere, una mano per condividere.
Un romanzo sull’amore, sull’amicizia, sul dolore della perdita, la fatica dei cambiamenti imposti. Una storia che ha tante sfumature, è fragile, crudele, tenera, difficile.
Un finale forte e la Bosco lo dedica ai suoi lettori, esortandoli a non lasciar passare un giorno nel rancore. Rimanere e chiedersi perché non abbiamo detto niente prima, è una condanna troppo dura da sopportare.

Lettera C

La treccia di Colombani Laetitia
Per comporre una treccia occorrono tre fili, e tre sono le donne e le loro vite che si intrecciano in questo romanzo.
Giulia, tenace e affidabile, lavora a Palermo nel laboratorio, storico e prestigioso, del padre. Qui si realizzano preziose  parrucche.
Smita vive in India,in condizioni misere e disumane, prigioniera della sua posizione di intoccabile.
Sarah si trova in Canada, è un avvocato stimato, una macchina da guerra che ha pagato il suo prestigio e il suo successo ad un prezzo molto alto. Ha sacrificato affetti e vita privata.
Un filo unisce queste tre donne che dovranno affrontare ognuna prove di coraggio, non perdendo mai la forza e la speranza.
I loro destini saranno intrecciati, pur senza mai incontrarsi, le loro vite si toccheranno, pur senza mai conoscersi.
Una storia da leggere. Un romanzo che emoziona, commuove, intenerisce, stringe il cuore ma apre orizzonti di speranza, perché grazie  alla tenacia che noi donne possediamo quasi nulla è impossibile.

Lettera D

Tutta la luce che non vediamo di Doerr Anthony
Nascosta dietro alle imposte azzurre, Marie-Laure è avvolta dalla sua oscurità. Sente il rumore delle onde che si infrangono sui bastioni.
Siamo a Saint-Malò, in Bretagna, i nazisti l’hanno separata dal padre, l’hanno costretta alla solitudine. Le sue giornate passano cercando espedienti, esplorando il modellino che le ha costruito il genitore per renderla autonoma negli spostamenti. Ora che è sola, è prezioso questo lascito che le permette di uscire dal silenzio desolante della casa dello zio.
Con lei sempre un libro, che sfiora con le dita e rilegge senza sosta. La guerra l’ha resa vittima troppo presto.
Un po’ più lontano, in Germania, un altro bambino, poi adulto, soffre la solitudine in un orfanotrofio. Anche lui è affamato d’amore. Come Marie-Laure, che con il tatto riesce a dare colore a tutto ciò che la circonda, così Werner è un talento nelle apparecchiature radio e questo sarà la sua condanna nell’inferno del Terzo Reich.
Saranno proprio i suoni disturbati della radio ad essere il primo virtuale incontro tra i due ragazzi, prima che la violenza e gli orrori della guerra non metteranno tutti in ginocchio. In una Saint-Malò quasi rasa al suolo, tra disperazione e macerie, i due rubano poche ore alla desolazione per cercare insieme di essere semplicemente sé stessi, senza vincitori né vinti, buoni né cattivi.
Ingredienti importanti, guerra, sogni, povertà, con cui Doerr scrive magistralmente un romanzo incredibile. Scenari dolorosi cercano di soffocare inutilmente la forza della vita, la volontà di stare al mondo nonostante tutto.

Lettera E

Maria la sanguinaria di Erickson Carolly

Maria Tudor fu condannata con l’epiteto di tiranna senza scrupoli. Ma la sua vera natura era realmente così spietata? La Erickson affonda le mani nelle stanze più buie ed intime della prima regina inglese, né analizza il rapporto con la famiglia, il marito. Ci descrive con dovizia di particolari gli ambienti che frequentava, i cerimoniali cui era costretta a piegarsi.

Il sanguinoso episodio che le costò il triste soprannome si inserisce così in un contesto più ampio e rivela non attenuanti ma sicuramente più elementi di valutazione per l’operato di questa donna. 

Era convinta di essere investita di un compito importante, riportare la fede nel suo amato paese e per fare questo tutto era giustificabile, anche il massacro di centinaia di protestanti.
A dispetto delle sue azioni, la regina Maria è stata una donna sola, infelice seppur forte di carattere e combattiva. E’ rimasta coerente ai suoi principi nonostante la difficoltà del periodo ed ha lasciato ai posteri una eco della sua temuta.
Lettera F
Il grande Gatsby di Fitzgerald F. Scott
Siamo a New York, negli anni 20,il jazz impazza e infiamma i cuori; il proibizionismo apre vie nascoste all’uso smodato di alcol e al suo contrabbando.
In questo contesto Jay Gatsby, diventato ricco con ogni mezzo, non necessariamente lecito, continua a custodire il suo amore per Daisy.
È stato respinto da lei in gioventù quando era povero, ed ora  le si ripropone in una nuova veste, ricco.
Ma Daisy è sposata.
È convinto di poterla riconquistare, è ossessionato dall’idea di poter ripetere il passato e continua a coltivare la sua illusione. Purtroppo il presente prenderà il sopravvento sul passato, e porterà ad un tragico epilogo, lasciando l’amaro in bocca.
Lettera G
L’enigma del solitario di Gaarder Jostein
Hans Thomas è un dodicenne che cerca la mamma. Viaggia su una Fiat rossa, il papà alla guida.
Tra le mani tiene una minuscola lente di ingrandimento ed un microscopico libricino trovato nella mollica di un panino.
Un’ emozionante avventura del pensiero, ogni capitolo una carta delle 52 che compongono il solitario della vita. Thomas scopre un posto incantato dove vivono strambi nani , una specie di folletto pieno di sonagli ed un naufrago dalla fantasia infinita. Al suo fianco sempre il papà, con quello sguardo ammiccante ed i consigli di un amico. Tra la lunga strada che porta in Grecia e quella della mente, Thomas ripercorre le vicende della sua famiglia, seduto sul sedile posteriore, indeciso se fidarsi o meno del furbesco sorriso che ogni tanto lo osserva.
Lo abbiamo scoperto ai tempi dell’università questo scrittore norvegese dalla penna filosofica. Non lo abbiamo più abbandonato. Una storia che sa di favola e che ci fa giocare ad un solitario speciale alla ricerca della carta vincente, il jolly.
Lettera H
La sala da ballo di Hope Anne
Siamo in Inghilterra agli inizi del 1900. Nella bella ma desolata brughiera dello Yorkshire, si staglia indomito un manicomio.
La costruzione è grande, divisa tra uomini e donne. I locali sono spogli, le finestre hanno le sbarre. Eppure all’interno di questo luogo di smarrimento c’è una stanza molto grande dove si può alleggerire il peso della degenza.
Qui i malati si incontrano una volta la settimana e, accompagnati da note musicali, possono mostrare i loro sentimenti e provare a sentirsi normali.
Si intrecciano storie e destini, speranze e sogni proibiti. Ella si innamora di John che ha il cuore ancora lacerato per quello che ha subito. Clem trova qualcuno cui affidare le proprie parole, così cariche di distruzione ma anche segno di grande fragilità; il dottor Fuller insegue i suoi progetti, dimenticando a volte lo spessore umano che viene richiesto nell’indossare un camice.
Una vicenda bella, singolare nell’ambientazione. Un vortice di sentimenti contrastanti, laceranti e portati all’eccesso. L’uomo viene messo a nudo e con lui tutto il bagaglio emotivo che si porta sulle spalle e che resiste nonostante dimori in ambienti inospitali.
Lettera I
La vita quando era nostra di Izaguirre Marian
Madrid, un tempo allegra, colorata e rumorosa.
Lola e Matías erano pieni di progetti e sogni ma la guerra civile li ha distrutti. La città è in ginocchio e niente è più come prima.
Mi manca la vita quando era nostra…” ripete sovente Lola, quando i pensieri affogano in un passato che sembra ormai lontano; quando si poteva sperare. La guerra ha smorzato ogni volontà.
Eppure, nella sua piccola libreria di testi usati, un’amicizia sta per nascere. Un legame che crescerà di intensità grazie ad un libro, svelando segreti preziosi.
Una lettura romantica che vede i libri come protagonisti e catalizzatori di emozioni.
Lettera J
Ritratto di signora di James Henry
Isabel è una donna intelligente, ambiziosa e fuori le regole per la sua epoca.
Siamo agli inizi del 900 e lei contro ogni consuetudine non vuole essere passivamente in attesa di un buon matrimonio, ma attivamente vuole nutrire la sua personalità, costruirsi una autonomia per uscire dai soliti schemi provinciali. Respingerà molti buoni partiti, rifiutando più matrimoni.  Dopo aver incontrato Gilbert Osmond, snob, ipocrita, ma con una immagine molto ben costruita, Isabel cadrà invece nella sua rete, rimanendo impigliata, sottomessa e prigioniera di lui. La personalità di Isabel sarà lentamente schiacciata, con violenza subdola, non fisica né verbale, i suoi pensieri non saranno più liberi, le sue azioni non avranno più nessuna spontaneità. Isabel arriverà ad essere destabilizzata, fino a quando il suo equilibrio psichico sarà sgretolato.
Romanzo raffinato e sottile,  descrive un gioco psicologico magistrale e crudele,una danza spietata tra preda e predatore, che tiene il lettore sulla corda fino all’ultima pagina.
Lettera K
L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera Milan

“…mi ama? ha mai amato qualcuna più di me? mi ama più di quanto lo ami io? Forse tutte queste domande rivolte all’amore, che lo misurano, lo indagano, lo esaminano, lo sottopongono a interrogatorio, riescono anche a distruggerlo sul nascere. Forse non siamo capaci di amare proprio…”

Praga 1968. Si respira l’aria frizzante ed il fermento di una classe sociale che si sta muovendo. L’occupazione sovietica si sente, pesa.
Quattro personaggi dal carattere diverso, trascorrono i giorni tra riflessioni, occasioni perse, tormenti taciuti. Tra di loro passa l’amore, un filo sottile, resistente, che li tiene uniti. Sbagli, tradimenti, parole silenziose passano tra le dita di Tomàs, di Tereza, dell’idealista Sabine e di Franz ed ognuno, con leggerezza o pesantezza, li assimila a modo suo.
In un vortice di riflessioni filosofiche e di implicazioni politiche, per rendere presente e determinante il contesto storico, Kundera affonda la penna sin nell’angolo più nascosto dell’intimità emotiva per scandagliarne ogni più piccolo granello.
Un romanzo dalle mille sfumature che coinvolge il lettore su più piani e lo avvolge anima e corpo in un labirinto emotivo, Forse uno dei testi più sottolineati mai letti e soprattutto uno di quelli da tenere a portata di mano poiché la sua rilettura ha sempre un sapore arricchente.
“Es muss sein!
Lettera L
Lackberg Camilla, la regina del giallo nordico
I suoi libri più famosi sono la serie di gialli con protagonista  la coppia formata da Erika, una scrittrice curiosa, intuitiva, a volte un po’ pasticciona e Patrik, agente di polizia arguto, professionale e retto.
In ogni romanzo si apre e si chiude un caso risolto dall’abile Patrik con l’aiuto spesso non richiesto, ma alla fine indispensabile, di Erika.
La bellezza e la particolarità di questa serie è che mentre il caso si chiude, le vicende personali dei personaggi continuano attraverso gli altri libri così da poterli seguire.
Molti sono i volti presenti: le rispettive famiglie di Erika  e Patrik, i colleghi, gli amici, e tutti entrano a far parte viva dei racconti, permettendo all’autrice di parlare di moltissimi temi delicati, come ad esempio l’omosessualità,  la violenza domestica, il  tradimento,  o la perdita di un caro.
L’abilità della Lackberg ed il motivo per cui noi l ‘amiamo molto è la straordinaria capacità nel miscelare giallo e vita familiare, violenza e storie di normalità, atrocità e gesti quotidiani. Sa trovare il giusto equilibrio, sa fermarsi prima dell’orrore senza ostinarsi nella minuziosa descrizione di esso, sa dosare i sentimenti, sa inventare sapientemente storie intrecciate.
Lettera M
Munro Alice
Alice Munro, premio nobel letteratura 2013.
Questa autrice da noi molto amata ed apprezzata, scrive prevalentemente racconti, sono spesso brevi, secchi e concisi ma lasciano un segno, è come avere un sassolino in una scarpa, pensieri e sensazioni a volte scomode rimangono dentro di noi,disturbando la quiete personale e scatenando domande intime. L’universo femminile è lo scenario ricorrente, e le sue ferite sono le protagoniste, mimetizzate tra il quotidiano, nascoste in giornate banali. Così frequentemente mondi dolorosi si spalancano celati dietro famiglie ordinarie.
Leggere la Munro è come passeggiare in bosco, si inizia percorrendo un sentiero sicuro e tranquillo per ritrovarsi improvvisamente in fitto groviglio di rami o davanti una vertiginosa voragine.
Una lettura  indispensabile in alcuni momenti, che dona al lettore davvero ricchezza.
Lettera N
Neruda Pablo

La scomparsa di questo poeta dalla cultura latinoamericana è stata un momento indimenticabile. Con lui è simbolicamente morta la libertà, la voce che con forza combatteva per un futuro diverso.

Neruda è stato un ostinato ottimista che ha creduto nel cambiamento.
Ci ha parlato tanto d’amore, in maniera malinconica, straziante. L’amante è solo, trepidante al ricordo di qualcosa che non gli appartiene. Versi carichi di sentimenti e di pathos, dichiarazioni appassionate, animi tormentati in un paesaggio che non è secondario ma anzi suggestivo e partecipe.
Sensualità, erotismo, fascino mescolati insieme sapientemente in mille sfumature
Saprai che non t’amo e che t’amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un’ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare di amarti mai:
per questo non t’amo ancora.
T’amo e non t’amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t’amo quando non t’amo
e per questo t’amo quando t’amo
Lettera O
O’Brien Edna
Scrittrice e poetessa irlandese, nasce nel 1930 in una Irlanda conservatrice e cattolica. Tra i suoi romanzi più famosi abbiamo scelto la trilogia che racconta la storia di Cathlein e Baba.
Ragazze di campagna. 
La ragazza dagli occhi verdi. 
Ragazze nella felicità coniugale. 
La campagna irlandese è troppo angusta per i sogni e i desideri delle due ragazze; il racconto inizia dalla fuga dalla soffocante realtà campagnola verso sogni e speranze racchiusi nella città, passa attraverso esperienze deludenti per approdare ad una vita matrimoniale diversa dalle aspettative e monotona.
Nel racconto  la cruda verità si mescola a leggera ironia, l’amara realtà si alterna a desideri e miraggi, il desiderio delle donne di gridare sentimenti sempre oppressi da un mondo bigotto e conservatore è prepotente ed Edna O’Brien lo ha saputo scrivere con coraggio, in tempi in cui farlo non era semplice.
Lettera P
Paasilinna Arto

Una penna che non scriverà più e che ricordiamo con affetto. Uno stile ironico, giocoso e allegro con tante verità dentro.

Storie geniali, ai limiti del possibile e terribilmente spassose.
Vi presentiamo il finlandese: Arto Paasilinna. La casa editrice che lo cura ci piace molto (Iperborea) ed i suoi testi sono tradotti in moltissime lingue.
Le risate finiscono in riflessione e questo rende le sue parole preziose.
In “Professione Angelo custode” un simpatico ed imbranato ottantaduenne, una volta morto e raggiunto il paradiso, decide di fare un corso per diventare appunto angelo custode.
Gli viene affidato un uomo, scapolo, che ha appena comprato una libreria antiquaria su cui investe non solo i suoi risparmi ma anche i suoi sogni.
Invece di limitarsi a vegliare sul suo protetto, l’angelo cerca di cambiargli il destino prendendo decisioni di sua iniziativa e creando un disastro dietro l’altro.
Simpatico, scorrevole. Una lettura leggera e piacevole per guardare con un pizzico di allegria quello che ci  potrebbe aspettare!
Lettera Q
Quasimodo Salvatore

Ceruli alberi

dove più dolce suono migra
e nasce gusto alle piogge nuove.
Ad una fronda, docile
la luce oscilla
alle nozze con l’aria;
nel senso di morte,
eccomi, spaventato d’amore.
“Nel senso di morte”
E’ difficile definire sommariamente la poesia di Quasimodo. Versi a volte oscuri, cupi, altre malinconici, evocativi. Nell’ambito della corrente ermetica la poesia è stata influenzata e direzionata dal suo lessico, dalla sua metrica.
Il periodo bellico, il senso del dolore e del martirio dei popoli sono stati catalizzatori della sua massima forza espressiva. Temi umani di cui si evoca un frammento, una sensazione. Da leggere ed assaporare.
Lettera R
Rutherford Edward
Abbiamo scelto un autore che spesso si è dedicato a temi storici monotematici,creando dei veri concentrati di storia e cultura, mescolati però a vicende romanzate.
Con un ‘abilità straordinaria e un metodo rigoroso l’autore riesce a ricostruire la storia di un popolo.
“I principi di Irlanda.”
Tutto il fascino dell’Irlanda è racchiuso in questo libro.
L’autore narra la sua storia partendo dai romani, attraversando l’epoca cristiana, soffermandosi sulla figura di San Patrizio, fino ai tempi della dinastia Tudor. Non è una semplice narrazione storica perché la storia è intrecciata con le vicende di due famiglie.
La personalità ammaliante di questo popolo, le sue magiche tradizioni, la sua fierezza, la spettacolare verde natura, i suoni della sua musica unica al mondo, l’energia impiegata per la sua indipendenza, sono solo alcuni dei motivi che rendono indimenticabile questo libro. Come del resto lo è l’Irlanda.
Lettera S
Stedman M.L.

Oggi abbiamo scelto un romanzo non popolare forse, ma come spesso accade proprio per questo sorprendente.

M. L. Stedman
La luce sugli oceani.
Isabel e Tom abitano su una piccola isola ai confini del mondo, lì dove i due oceni si toccano e si mescolano.
La luce del farò rischiara le loro giornate, ma loro avrebbero bisogno di ben altra luce. Il desiderio di un figlio è opprimente e rende buia la loro esistenza. Ma il destino è bizzarro e dispettoso e fa sì che Isabel un mattino trovi quella luce da tempo desiderata. Una bambina tra le onde. Il suo istinto è prepotente, la prende, la culla, la vuole, sarà sua. Sarà sua madre. Ma un’altra madre c’è, ferita, annichilita dalla perdita. I loro destini si incontreranno creando una storia dilaniante, in cui i confini tra giusto e sbagliato, tra lecito ed illecito saranno confusi. L’amore di  madre è senza ragione, è un fuoco sordo e cieco che le brucia, perché non ci si può difendere dall’amore per i figli.
Meravigliosa storia  che si legge con il fiato sospeso che emoziona e che apre riflessioni infinite.
Lettera T
Torregrossa Giuseppina
1934 Sicilia
La famiglia Ciuni conta un’affollata prole tra maschi e femmine di varia età. Alcuni si sono già sistemati ed in casa è rimasto solo un figlio maschio a farsi depositario delle aspettative dei genitori.
Lui però non ci pensa proprio ad occuparsi del feudo di Testasecca. Filippo infatti è un romantico sognatore ed amante dei libri. Il suo più grande desiderio è aprirsi una libreria. Le generazioni si susseguono, la mentalità cambia insieme ai tempi. I maschi sembrano detenere il titolo di protagonisti ma la vera forza trascinante è tutta al femminile.
Con un linguaggio ironico, colorito e spassoso la Torregrossa ci fa sentire odori e sapori siciliani, ci porta dentro tradizioni secolari per parlarci delle prime case editrici locali dove la forza femminile è stata determinante.
Racconta di un patrimonio di umanità ed affetti romanzando la storia di una famiglia realmente esistente, i Cavallotto.
Lettera U
Ungaretti Giuseppe

ROSSO E AZZURRO

Ho atteso che vi alzaste,
Colori dell’amore
E ora svelate un’infanzia di cielo

Porge la rosa più bella sognata.

Nell’Olimpo letterario del Novecento, Ungaretti è stato cantore insieme a Montale e Quasimodo. Uscito di scena nel ’70, ha lasciato alla poesia unna grande umanità e parole che testimoniano il suo carattere emotivo. Le sue numerose opere parlano di una vita intera. Gli anni al fronte, il peso del tempo che passa, il dolore per la morte del figlio.
Versi a volte scarni, essenziali ma dal grande potere evocativo.
La poesia gli ha dato voce, e poi lo ha reso immortale.
ETERNO
Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla
Lettera V
Vargas Fred

Una scrittrice geniale, ecclettica, originale, medievista insigne, riesce a scrivere i suoi romanzi in 21 giorni. Dalla sua penna nasce Jean-Baptiste Adamsberg, un commissario del quinto arrondissement di Parigi. Contro ogni stereotipo Jean-Baptiste non è bello, né prestante, non è curato nel vestire, non è esuberante né autoritario, ma emana un fascino che cattura senza appello il lettore. La sua flemma, la sua lentezza, la sua ostinazione a volgere lo sguardo lì proprio dove nessuno va a vedere, la intelligenza, il suo acume lo portano immancabilmente a risolvere enigmi impossibili. Non si può non amare Adamsberg, si rimane impigliati nel suo sguardo e si annega tra le sue riflessioni.

Circondato da fedelissimi collaboratori che lo appellano con il soprannome di “spalatore di nuvole”, perennemente in bilico con l’unico amore vero della sua vita, Camille, Adamsberg si fa amare senza riserve.
Romanzi magici da assaporare, in cui l’autrice crea ambientazioni surreali, intrecci tra storia passata ed attuale per arrivare ad un finale sempre a sorpresa ed inaspettato.
Lettera W

Estate di Wharton Edith

Abbiamo scelto un romanzo breve ma intenso che suscitò scandalo per lo spazio che concedeva alle passioni di una giovane donna nell’America di tanti anni fa.

Si racconta di un piccolo paese ventoso del New England dove la comunità è fortemente attaccata alle tradizioni e profondamente moralista. Qui vive una giovane ragazza, Charity, la cui monotonia quotidiana si scontra con l’energia e la voglia di vita della sua età. Un nuovo orizzonte, dove l’amore e l’avventura fanno da padroni, prende forma all’arrivo di un ragazzo che porta con sé l’idea di poter cambiare e rinnovare.

Charity sarà la prima a sentire nel cuore e sulla pelle l’aria frizzante dell’estate dove tutto è illuminato da una luce diversa e nuova. Tra vecchie convenzioni e desideri in fiore, la ragazza cercherà di destreggiarsi in un villaggio ancora addormentato, provando a seguire i suoi sogni.

Una lettura che da voce a chi ha coraggio di sfidare la morale corrente per rincorrere i propri desideri.

 

Lettera Z

Zola Emile

La sua scrittura è potente, sicura. Il linguaggio è crudo, realistico e non risparmia al lettore scene forti e d’impatto.

La penna di Zola è stata una denuncia delle condizioni in cui versava l’uomo povero, figura che ha biasimato ma anche condannato. Nelle sue opere l’individuo è vittima della società. Soffre la miseria, non trova una via d’uscita, non è solidale con i suoi simili e spesso cerca consolazione anziché una via d’uscita.

Zola descrive la vita in campagna, nelle fabbriche, l’avidità del possesso che assicura la sopravvivenza, il dilagare della corruzione e gli istinti bestiali. C’è l’amore, c’è il dolore, c’è la classe operaia e la famiglia. Non sempre  il suo uomo si riscatta, non sempre esce vincitore e questo lo rende più realistico che mai.
Storia di famiglie, di gente, di forza e debolezze. Storia di tutti, di un tempo passato ma di sentimenti e problemi attuali.

Una lettura completa e formativa, drammatica e cruda ma assolutamente affascinante.

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