The Witcher. Il guardiano degli innocenti. Vol.1 – A.Sapkowski

Titolo: The Witcher. Il guardiano degli innocenti. Vol.1

Autore: Andrzej Sapkowski. Scrittore polacco ha ottenuto un incredibile successo con la saga di The Witcher che ha poi ispirato i videogiochi e la serie tv. E’ uno degli autori fantasy più letto.

Editore: Nord

Pubblicazione: 2019

Traduzione: Raffaella Belletti

Pagine: 370

Prezzo: eur 14.90

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5 Evocativa
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5 Avvincente
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5 Scorrevole

 

” Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi…Strappato alla sua famiglia quand’era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato ha non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l’occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l’unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennifer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore…”

 

Cari lettori, questo genere di libro vi chiederete cosa ci stia a fare sul blog. Le nostre letture ruotano intorno ad altri romanzi ma quando c’è un colpo di fulmine cosa si può fare?

Diciamo che ci siamo imbattute nell’argomento per caso per colpa dei videogiochi e di  Netflix. Quest’ultimo ha creato una vera propria dipendenza con alcune serie tv.

Avete capito bene. Nel nostro cuore ha trovato posto prima lo schermo e poi la carta. Una sera abbiamo accettato di vedere un paio di puntate di “The Witcher” tanto per fare serata, ma il giorno dopo abbiamo preteso di vedere le rimanenti della prima stagione e quello successivo abbiamo acquistato il libro.

Questo romanzo, nonostante la mole, si legge in un paio di giorni. Non solo la prosa è fluida ma i contenuti sono assolutamente appassionanti e spingono a voler sapere cosa succede.

Il personaggio principale è uno strigo, una figura a metà tra lo stregone e il guerriero, uomo di poche parole che va i giro per il mondo cercando di procurarsi il denaro necessario per vivere. In una realtà popolata da mostri e demoni, il Witcher è una figura indispensabile. La sua incredibile abilità, la sua conoscenza della magia dei segni e del mondo ultraterreno lo rendono un avversario imbattibile. Con una lunga chioma bianca che lo caratterizza, una catena simbolica al collo ed una spada sulla schiena, il Witcher gira i villaggi in cerca di mostri.

Geralt di Rivia, per motivi ancora nebulosi in questo volume, è costretto al suo destino. Il suo atteggiamento distaccato e freddo lo fanno sembrare persona priva di sentimenti. Geralt è solo perfettamente in grado di controllare le sue emozioni e tenerle sopite ma di fondo è un uomo buono e leale.

” Ti ho considerato uno strumento cieco, assetato di sangue, qualcuno che uccide in maniera fredda e automatica, che ripulisce la lama dal sangue e conta i soldi. Ma mi sono convinto che il mestiere di strigo è davvero degno di rispetto. Tu ci proteggi non solo dal Male in agguato nelle tenebre, ma anche da ciò che si cela in noi stessi”

La storia si svolge su due archi temporali che non è facile individuare e tenere separati. In uno il lettore vive con Geralt alcune delle sue missioni ed entra in contatto con creature disgustose, cattive, e spaventevoli. Sull’altro piano invece inizia a dispiegarsi la storia centrale della saga che ha anche come protagoniste una giovane fanciulla che viene nominata indirettamente in questo volume e di cui non vogliamo anticipare nulla e l’affascinante maga Yennifer di Vengerberg.

Quest’ultima, parte di un’avventura ben specifica in questo romanzo, per colpa di un genio un po’ furente rimane legata a Geralt.

Il passato di Yennifer è pieno di sofferenza ed umiliazione, quella che nel libro appare come donna attraente in realtà è stata una ragazzina deforme e sola. Sicuramente nel secondo volume l’autore ci dirà di più.

Per noi che abbiamo visto la serie Netflix non è stato difficile scindere le due narrazioni parallele ed individuare i passaggi importanti ma ammettiamo che un lettore neofita debba essere assolutamente attento nel corso della lettura e soprattutto avere buona memoria. Questa però è un po’ la pecca delle saghe in generale.

Nello specifico, se siete appassionati di fantasy è un testo splendido. Coinvolgente ed avvincente, in alcuni punti anche inquietante. Le pagine scorrono fluidamente e non si sfugge ai colpi di scena. Se avessimo avuto già in nostro possesso il secondo volume (che ci arriverà a giorni) lo avremmo iniziato subito.

Certamente questo genere di lettura non lascia spazio a grandi riflessioni ma il suo scopo infatti è un altro. Staccarsi quasi fisicamente dal nostro mondo e veder sfumare i contorni della realtà per popolare le nostre certezze di creature, demoni e maghi di cui non osavamo immaginarne l’esistenza.

 

 

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