Sabbia nera – Cristina Cassar Scalia

Titolo: Sabbia nera

Autore: Cristina Cassar Scalia. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Sabbia nera (Einaudi 2018 e 2019), il suo primo romanzo con protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi, ha conquistato lettori e critici. Sempre per Einaudi ha pubblicato La logica della lampara

Editore: Einaudi

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

 

Siamo a Catania, in piena tempesta di cenere. L’Etna sta eruttando, avvolgendo la città con una nube grigia e polverosa. Le sue ceneri sono ovunque, creando disagi e nervosismi ai catanesi, ma soprattutto ai non catanesi.

Giovanna Guarrasi, detta Vanina, è vicequestore a Catania.
Si è trasferita da poco ma già ha iniziato ad amare questa città. Il trasferimento è stato su sua esplicita richiesta,
Vanina ha voluto chiudere con la sua amata Palermo, una finestra dolorosa, lì sono sepolti troppi amari ricordi.
Un padre ucciso dalla mafia, un amore interrotto, un lavoro duro caratterizzato da un continuo rimestare tra la feccia umana, spingono Vanina a voler chiudere con un passato opprimente, per ricostruirsi una nuova realtà.
Nuova città, nuovo incarico, nuovi colleghi e nuova voglia di essere viva.
Il suo lavoro è vitale per lei quindi, quando arriva un nuovo caso, Vanina affila i sensi, inizia a pensare e non molla fino alla fine.
Questa volta però sembra più difficile del solito.
In una antica villa ai piedi dell’Etna, in un ‘ala abbandonata da tempo, viene ritrovato un cadavere mummificato che è lì da almeno 50 anni. Una donna. Un vero mistero, difficile da districare anche perché il cadavere sembra collegato ad un altro cadavere di cui in passato fu trovato l’assassino.
Vanina seguirà il suo istinto facendosi aiutare da tutta la squadra.
Marta, trasferita da poco da Brescia, aggravata da problemi di adattamento che vanno dal linguaggio al cibo eccessivo e straripante per lei, è  precisa, affidabile, sveglia, un aiuto prezioso.
Fragapane e Spanò, attempati ma indispensabile  archivio di memoria storica, saranno gli apripista, introducendo  Vanina nella fitta rete di testimonianze catanesi più o meno ufficiali.
Lo Faro, giovane lavativo, raccomandato e poco affidabile, si metterà a sua disposizione, pur di avere la sua stima.
Ovviamente c’è anche un grande capo, La Macchia, preparato, autorevole, fascinoso, la sua immagine prende la scena sia per la mole fisica che per il suo carisma.
Ma Vanina non potrebbe risolvere il caso senza l’aiuto di Patanè, commissario in pensione ma che di pensionato ha solo l’età. Vigile, attivo pensatore ed osservatore guiderà Vanina nel buio del passato, quando lei ancora non era nata e lui invece in piena operatività.
Il ritrovamento del cadavere riaprirà un caso dimenticato e Vanina con i suoi collaboratori farà un percorso a ritroso, ricostruendo quello che era Catania cinquanta anni prima, identificando le persone che allora contavano, gli affari che si  concludevano, le storie d’amore segrete, legami inaspettati e gelosie ataviche.
Ovviamente sarà costretta a mettere le mani su organizzazioni mafiose agli albori, su interessi nascosti, su schieramenti di famiglie potenti, su desideri di potere, su storie di avidità.
Il passato la trascinerà fino al presente, in una storia non chiusa tra dolori non dimenticati e dissapori non seppelliti. Vanina non perderà mai la sua lucidità, portando avanti l’indagine con determinazione, rimarrà fedele alla sua natura, presente ed attenta anche quando sarà costretta a tornare a Palermo, la città dove tutto il suo dolore è sigillato.
Basta un incontro casuale a farla sentire fragile, indifesa ed impaurita, perché amare la fa sentire così.
Ma Vanina non vuole più sentirsi così, allora gira le spalle e torna solo a concentrarsi sul lavoro. E la sua tenacia sarà premiata. La soluzione arriverà, allentando le tensioni.
Con una scrittura scorrevole e davvero piacevole, questa giovane autrice sa creare un personaggio dinamico, accattivante, dotato di spessore emotivo e fortemente empatico, perfettamente calato in una storia originale e non scontata.
Sono presenti in perfetto equilibrio tutti gli ingredienti per un poliziesco di ottimo livello. La storia si segue agevolmente, è intrecciata al punto giusto, non ci sono eccessi né esagerazioni, né ossessivo soffermarsi su scene cruente, come spesso accade.
I personaggi sono ben caratterizzati, ed ognuno ha un vissuto personale detto e non detto, che li rende particolarmente reali.
La protagonista racchiude in sé molti elementi che potranno essere ancora sviluppati ampiamente. Un carattere forte, frutto di esperienze dolorose. Queste ultime non hanno impedito a Vanina di diventare una donna viva, tramutando in un punto di forza i passaggi dolorosi della sua vita.
Capace di amare, di dare e ricevere amicizia, di guidare una squadra, di farsi stimare e rispettare Vanina entra nel cuore del lettore fin dalle prime pagine.
Lo sfondo è una Catania strepitosa ed accattivante. Descritta nei minimi particolari  con nomi di vie, locali per mangiare, chioschi per bere, luoghi di ritrovo per catanesi e non- Fa sentire il lettore dentro la città, soprattutto a chi la conosce.
Sembra di assaporare la gustosa granita con brioche, sembra di dissetarsi con una bibita al mandarino e selz preparata all’istante da uno dei tanti chioschi notturni, oppure di godere del fresco di acqua e zammù(anice).
Così come si gusta il tipico arancino catanese, rigorosamente a punta e non tondo come il palermitano.
Modi di dire catanesi, ritagli di dialetto, espressioni locali impreziosiscono lo scritto.
Solo Catania possiede la magia di saper convivere con la “muntagna”, ovvero l ‘Etna.
“… Comunque ha ragione Spanò, Catania non vuole dormire mai. Forse è sto vulcano, sempre in attività che ci trasmette energia speciale…” 
Così il catanese abitualmente non prende l’ombrello solo per la pioggia ma anche per quella” sabbia nera “, quel sottile pulviscolo costituito dalla cenere del vulcano che durante le eruzioni elargisce in abbondanza.
Insomma il fascino emerge ad ogni pagina,  racchiuso tra la città barocca, vivace e turbolenta, l’Etna amata e rispettata, il mare con gli scogli di lava, i faraglioni mitici.
Lettura super consigliata a chi ama la Sicilia, a chi vuole sentirne i suoni e i profumi. Adatto agli amanti dei gialli, quelli scritti bene dove la penna dipinge magistralmente personaggi e scenari indimenticabili.
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