Innamorarsi in un giorno di pioggia – Jo Jo Moyes

Titolo: Innamorarsi in un giorno di pioggia

Autore: Jojo Moyes

Editore: Mondadori

  • Copertina: ♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥/5

 

 

Joy, Kate e Sabine cosa hanno in comune?

Non sono solo legate da un vincolo di parentela. Tutte e tre hanno avuto un’infanzia un po’ fuori dal comune. La famiglia tradizionalista, la sicurezza di genitori sempre presenti, un luogo stabile e confidenziale dove crescere. Queste cose sono mancate.

Joy ha vissuto buona parte della sua adolescenza, momento delicato emotivamente, ad Hong Kong. In terra straniera e con un carattere poco socievole, si è costantemente sentita in trappola, fuori dal mondo. Poi ha conosciuto Edward che l’ha portata per mare continuando ad alimentare il suo essere senza radici

Kate, figlia di Joy, è un’adolescente mai cresciuta. Il suo bisogno di affetto, di attenzioni, la porta in mille relazioni che non durano e si dissolvono velocemente senza neanche sedimentarsi nel cuore. Ogni volta ne esce demotivata, disillusa ma questo non le impedisce di ricadere nuovamente nella rete.

 

” Lei era un tipo usa e getta e permetteva che accadesse continuamente. Non c’era alcun rimedio per la sua mancanza di amor proprio…”

 

Sabine, figlia di Kate, ha sedici anni. Riflettendo i tipici tratti canonici della sua fascia d’età, è arrabbiata col mondo, non sa cosa vuole. Non è né grande né piccola e si sente continuamente delusa ma non sa neanche lei da cosa. La mancanza della figura paterna ed il continuo cambio di compagno da parte della madre non l’aiutano a trovare un equilibrio.

Questo è lo scenario che ci apre la Moyes. Tre generazioni di donne, tre caratteri diversi ma tre animi  ugualmente tormentati.

Il racconto si svolge su due archi temporali. Da una parte seguiamo la Joy giovane poi sposina. Ci facciamo catturare dal suo entusiasmo per un matrimonio che per lei è anche cambiamento, evasione, scoperta di un amore diverso da quello genitoriale.

Su un altro piano c’è invece Kate che manda la figlia in Irlanda per passare del tempo con i nonni, o forse per raccogliere i pezzi della sua vita sentimentale senza vedersi gli occhi delusi di Sabine addosso.

Queste tre donne sono cresciute con una mancanza dentro al cuore, quella di una famiglia vera.

“…una famiglia che sembrava infinita e tentacolare, eppure abbastanza unita perché tutti sapessero tutto di tutti; una famiglia i cui componenti entravano e uscivano dalle case altrui come in un territorio sicuro, con la semplice consapevolezza  di essere parte di un gruppo affiatato”

 

Una serie di circostanze le costringeranno a ritrovarsi sotto lo stesso tetto ed a dover far squadra per affrontare alcuni imprevisti. L’irrequietezza di Sabine sarà il perno attorno al quale ruoteranno le altre due donne in cerca di un punto di incontro.

Il passato tornerà con forza a riaccendere vecchie discussioni, i ricordi irromperanno tra le mura domestiche e chiederanno di avere voce.

Una lettura sicuramente non impegnativa che però conferma l’abilità della Moyes di saper scrivere questi contenuti tenendoti incollata alle pagine.

Fluido, equilibrato, questo racconto è prettamente al femminile. Come anche tutti gli altri libri dell’autrice che abbiamo letto, sono le donne il fulcro dei suoi romanzi. Diverse per età, per stile di vita o ceto sociale, tutte quante affrontano il destino con le risorse emotive che hanno a disposizione, senza risparmiarsi. Sono figure umane, comuni, che cedono, vengono schiacciate dal destino o da scelte errate ma poi alzano gli occhi per cercare un nuovo orizzonte.

Ci sono libri della Moyes che abbiamo amato molto di più, come la “saga” di Luise Clark iniziata con “Io prima di te” ma in ogni caso ci sentiamo di consigliare questo romanzo per spezzare letture impegnative o periodi con lo stesso peso, per lasciarsi trasportare in un mondo romantico che addolcisce l’amaro della vita.

 

 

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