Mister Rochester di Sarah Shoemaker

Titolo: Mr Rochester

Autore: Sarah Shoemaker. Il primo romanzo di una penna molto promettente

Editore: Beat

Pubblicazione: 2019

Pagine: 413

Prezzo: euro 18.00

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

 

La vita di Mister Edward Fairfax Rochester prima di conoscere Jane Eyre non è stata sicuramente semplice.

L’unico ricordo che ha della madre è un grande ritratto esposto sopra il caminetto, ma che presto il padre toglierà anche da lì, forse per cercare di alleviare il dolore che provoca.

La madre muore alla sua nascita e il piccolo Edward viene allevato ed educato da bambinaie distratte e distanti e da istitutrici fredde e disinteressate.

 Il padre è sempre lontano ed assente, è preso dai suoi affari in Giamaica, non può né vuole dedicare tempo ad Edward, e non è in grado proprio di essere una presenza amorevole. I suoi affari sono lontani,  Edward è avido di sapere e i pochi brandelli dei suoi racconti esotici infiammano la sua immaginazione, facendogli sognare fin da piccolo quelle terre lontane abitate da gente di colore diverso e quelle spiagge infuocate così distanti dalla brughiera.
I suoi compagni di gioco sono i boschi che lo circondano, i silenzi della brughiera, i frutti e i profumi dei suoi giardini che Edward in solitudine ama esplorare.
La sua famiglia però è composta anche da un fratello maggiore, Rowland, che non si rivela assolutamente una risorsa affettiva anzi egoista, prepotente e pieno di sé non perde occasione per sottoporre Edward a qualche scherzo manesco o a qualche sopruso senza motivo.
All’età di otto anni, senza nessuna spiegazione il padre decide che è ormai ora di uscire di casa per iniziare gli studi, così Edward viene affidato a Mister Lincolm. Impaurito, sperduto con mille domande in testa, ma troppo intimorito per porle, Edward inizia la sua formazione, conosce l’amicizia, sviluppa senso critico e incamera nozioni di storia, geografia, letteratura e tutto ciò che può arricchire la sua mente.
Dividendo tutto con i compagni, sotto lo sguardo severo, ma benevolo  del suo insegnante, Edward inizia la sua vera crescita personale, acquisisce valori come solidarietà, umanità, schiettezza, onestà, senso del dovere e del sacrificio, che poi saranno i cardini della sua personalità.
Sempre con il padre lontano sia fisicamente che affettivamente sarà spedito al suo primo impiego, occuparsi della contabilità di un’industria tessile. Qui forse per la prima volta, verrà a contatto con la realtà, sempre solo, sempre senza nessuno che gli dica qualcosa circa il suo futuro.
Gli eventi lo porteranno finalmente in Giamaica, terra che ha popolato i suoi sogni fin da piccolo. Qui pensa di poter realizzare la sua vita lavorativa, mettendo a frutto tutti gli insegnamenti ricevuti, sperando anche di poter essere valorizzato e stimato da quel padre sempre assente.
In Giamaica troverà l’amore, o meglio sarà accecato e manipolato fino a sposare Bertha. Bellissima, enigmatica, ammaliante, il suo carattere volitivo, le sue stranezze, i suoi cambiamenti di umore saranno minimizzati da Edward, ed etichettati solo come capricci, ma ben presto saranno  più gravi, essendo le avvisaglie di una grave follia. Edwards se ne occuperà con dedizione e non avendo scelta rimarrà imprigionato senza scampo.
Il ritorno in Inghilterra, dopo aver vissuto mille vite, tutte vuote e deludenti lo porterà di nuovo nella sua casa di origine.
Nella brughiera spazzata dal vento, nei silenzi odorosi di vento, nel sole pallido che esalta timide fioritura cercherà ritrovare un equilibrio e di ricominciare una vita spezzata.
Tornerà nella sua casa con una bimba, retaggio di una misteriosa situazione passata, la quale avrà bisogno di un’insegnante, Edward allora assumerà Jane Eyre. La timida e riservata ragazza rivelerà invece una forte personalità, un’acuta intelligenza, un forte spirito di indipendenza che rapirà il cuore di Edward.
“mi aveva salvato la vita, e non soltanto spegnendo le fiamme. Avrei celato la verità su Bertha, a qualunque costo. Avrei fatto tutto il necessario per non perdere Jane Eyre.”
Da qui inizierà il celebre romanzo della Bronte.
Edward è stato un ritratto superlativo di un personaggio tra i più affascinanti della letteratura. Scontroso, misterioso, burbero a volte ruvido, ma anche tenero e fragile e con valori saldi nel cuore.
La ricostruzione che mirabilmente ci restituisce l’autrice parte dall’infanzia mostrandoci  molti aspetti del carattere del protagonista fin da piccolo, ci fa comprendere meglio il suo temperamento da adulto che ritroveremo poi nel romanzo della Bronte.
Un’infazia senza affetto materno, genera un individuo sperduto, senza certezze che può evolvere in una esistenza verso perdizioni o di chiusura, diffidenza. Nel caso di Mister Rochester ha generato un individuo chiuso, rigido, con forte senso del dovere, e con un grande desiderio di amare ed essere amato. Questo lo porterà al matrimonio con Berha che sarà l’inizio del suo inferno.
Questo romanzo ci permette di ricostruire a tutto tondo la sua figura, dando  più luce (se possibile ) anche al romanzo originale.
Lo stile narrativo è impeccabile ed elegante, arricchito da descrizioni attente dei luoghi, degli stati d’animo, dei personaggi. I paesaggi sono una vera estensione emotiva di chi li osserva, sono un’ espansione di ciò che il personaggio sta provando.
Un concetto audace di “romanticismo”, un sentire la natura ed il mondo dentro di sé e sentirsi un tutt’uno con l’universo. La terra sembra sentire ciò che il personaggio prova in quel momento e reagire di conseguenza, mettendosi in sintonia con lui.
La storia è avvincente, mai piatta, perfettamente in linea per stile narrativo ed eventi con il romanzo della Bronte, senza percepire il distacco.
L’autrice non dimentica di rivolgere uno sguardo anche altre realtà contingenti,facendoci addentrare nel mondo del lavoro dell’epoca, nell’universo misterioso della follia, nel colonialismo; ci mostra i lavoratori di un’industria tessile, donne e bambini che sono trattati poco più che prolungamento delle macchine, ci fa entrare in un manicomio in cui poche sono le cure, ma molte le costrizioni, ci porta fino alla calda e lontana Giamaica tra le canne da zucchero lavorate dagli schiavi e i bianchi che guadagnano.
Appassionante, travolgente, emozionante è una lettura indispensabile per gli amanti del genere.
Consigliato a chi vuole conoscere e sapere di più su Mister Rochester, un personaggio di cui siamo già innamorate.
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