Marineide – Un caso stupefacente di I.Viborg

Titolo: Un caso stupefacente

Autore: Ioan Viborg. Rinchiuso nel carcere danese non abbandona la sua passione per la scrittura e con mille espedienti la condivide con noi lettori

Editore: Navarra

  • Copertina: ♥♥/5
  • Storia: ♥♥/5
  • Stile: ♥/5

 

 

L’ispettore Marineo questa volta è chiamato a risolvere un caso di narcotraffico.

Marineo è un uomo apparentemente burbero, che ama solo divertirsi facendo di continuo scherzi fantasiosi.
Gli piace poi gustarsi le reazioni dei malcapitati divertendosi bonariamente.
Ma non è solo questo. E’ anche un ispettore tanto attento e capace quanto burlone. Dotato di forte senso del lavoro, di acume ed intelligenza. E’ un osservatore raffinato ed un elaboratore dei fatti, doti che lo portano a risolvere casi anche spinosi.
Questa volta è affiancato da agenti speciali del narcotraffico. Pur essendo dotati di sofisticate tecnologie, non possono  però competere con le doti dell’ispettore.
Una grossa partita di cocaina dovrà arrivare direttamente dalla Colombia per poter poi essere spacciata.
Intanto un bambino che ha stretto un’amicizia con Marineo, viene inspiegabilmente ricoverato in ospedale per overdose.
I due fatti sembrano slegati e trovare un nesso non sarà immediato.
Marineo sarà chiamato a camuffarsi da professore di fisica per agire sotto copertura in un liceo, affiancato dalla bellissima Stella, collega inarrivabile che popola i suoi sogni.
Tra lezioni di fisica improvvisate, travestimenti equivoci, dialoghi improbabili con le bidelle /zitelle, appostamenti e soprattutto uso del cervello, Marineo risolverà il caso, lasciando tutti a bocca aperta.
Starà un passo avanti anche rispetto ai super specializzati, tecnologici poliziotti internazionali. Il suo sguardo che sa andare oltre il suo intuito sopraffino, lo porterà al successo.
Il libro si gode fino all’ultima pagina. Lettura veloce, ironica, divertente e originale.
Lo schema quasi teatrale o cinematografico con dialoghi brevi e chiari, le descrizioni coincise ma esaudienti agganciano l’attenzione del lettore.
I personaggi sono ben caratterizzati ed hanno una loro peculiarità ;Stella con il suo fascino che arriva da una bellezza inconsapevole che la rende ancora più attraente; Guzzo vittima numero uno degli scherzi di Marineo, gli è comunque legato; il dottor Santacroce, spalla indispensabile nelle indagini e amico sincero mette a disposizione le sue capacità mediche e la sua professionalità.
L’autore è abile a creare un corollario di personaggi esilaranti e ben delineati che insieme dipingono una realtà a tratti surreale ma a tratti anche veritiera.
Le bidelle di scuola che lo guardano in cagnesco per una diceria messa in giro, la “signorina illibata” bruttina, ma che pensa solo che ogni uomo voglia attentare alla sua “purezza“, Angelo imbianchino ch,e pur non avendone motivo, teme la polizia per una sorta di timore innato, donna Ciccina, cuoca e gestore di una osteria abusiva, ma che offre cibo in abbondanza, e Aspanino bambino sveglio che cattura la simpatia di Marineo, danno tutti colore e sapore al racconto.
La Sicilia con il suo fascino, i suoi modi dialettali intraducibili fa da sfondo al racconto.
La scrittura semplice ma per questo non banale, pulita e mai volgare, originale, anche quando è difficile esserlo, è vivacizzata dalla trovata geniale dello spot pubblicitario all’interno del libro, inaspettatamente il racconto si ferma per dare spazio a risate di gusto.
Insomma un libro da gustare.
Consigliato a chi ama il genere poliziesco condito di sana ironia.
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