Titolo: Marineide- Lo strano caso del preservativo bucato
Autore: Ioan Viborg. Sempre dal carcere danese, con l’ausilio di inchiostro simpatico, segretamente nascosto nei tovaglioli della cucina, questo autore sopra le righe ci regala ancora tante risate ed una piacevolissima lettura
Editore: Navarra
- Copertina: ♥♥♥♥♥/5
- Storia: ♥♥♥♥♥/5
- Stile: ♥♥♥♥♥/5
Conoscete l’ostilità tra Montecchi e Capuleti? L’amore tra Romeo e Giulietta?
Adesso portateli ai giorni nostri ma non a Verona, più a sud, in una terra calda. Adattate i nomi alla tradizione locale, dove il soprannome “‘nciurie” sostituisce totalmente i dati anagrafici. I protagonisti di questo racconto infatti sono:
- ‘u Baroni : evoluzione di Capuleti Senior
- ‘a signorina ovvero Giulia Caputo figlia di ‘u Barone
- Turchese: l’anziano Monte (alter ego di Montecchi)
- Romualdo: l’amato Romeo
- Prepuzio: fratello di Romualdo ma dal nome notoriamente sfortunato
Ed ovviamente, ospite d’onore, l’ispettore Marineo che si presenta al lettore nel tentativo di far funzionare un dvd di musica classica, di cui è grande estimatore, aiutato dalla bella ed avvenente collega Stella.
Tra scherzi degni di una caserma e appostamenti per scovare un pericoloso latitante, l’ispettore dal bronzeo viso ci ha di nuovo completamente coinvolte. Ci fa ridere, ci mette di buon umore uno che parla così
“…un rotolo di cialda fritta, ripieno con crema dell’ultimo frutto della caseificazione, condita con dolci granelli di saccarosio, gocce di cibo degli dei, e filetti di buccia dei figli della conca d’oro canditi?
– Ma cos’è? – chiese lo chef
– Un cannolo – rispose Marineo
La sua arguta intelligenza questa volta ha a che fare con i personaggi shakespeariani.
Il dottor Santacroce, amico storico dell’ispettore, gli racconta la storia dei due innamorati che entrambi frequentarono tra i banchi scolastici e che, stanchi di nascondere i loro sentimenti, chiedono il supporto degli amici per arginare l’ira delle due famiglia rivali quando l’intento di sposarsi verrà dichiarato.
Si parte così verso la tenuta di Romualdo, lasciando alle spalle scherzi da maestro diabolico.
Pochi personaggi, un omicidio improvviso. L’ispettore è sempre pronto a mettere in pratica il suo acume con uno strabiliante spirito di osservazione e sempre tanto umorismo.
Rispetto al famoso letterato inglese, qui i due innamorati siciliani faranno una fine tutt’altro che tragica.
Come ci è successo con altri libri della saga, dopo un giorno leggiamo l’ultima pagina. Sarà il tono sardonico e leggero di Viborg, la struttura del racconto, la curiosità di sapere ma questi gialli si fanno divorare.
Ricordiamo ai lettori che queste storie sono costruite come fossero il copione di un film. Primo e secondo tempo a dividere la trama, capitoli brevi che scandiscono il ritmo delle scene e un carosello tutto da ridere.
Poi scopriamo come lo scrittore ha creato quest’altra avventura di Marineo ed allora gustiamo la breve attesa che ci separa dal leggere la prossima storia.
Consigliato agli amanti del buonumore, dei gialli italiani, della narrazione sui generis. Adatto a chi vuole farsi una lunga risata, a chi vuole alleggerirsi la fine di una lettura impegnativa o addolcirne un prossimo inizio