Le streghe di Benevento – Antonio Oliva

Autore: Antonio Oliva
Editore: Caravaggio

Benevento è un comune della Campania, di origine sannita. Una leggenda narra che abbia avuto origine dal dio greco Diomede giunto in Italia dopo l’incendio di Troia. La città è stata sempre avvolta da un alone di mistero ed è nota ovunque per la storia dei sabba e delle streghe che avrebbero animato le sue notti attorno ad un albero sempreverde dall’alto fusto frondoso: un noce.

 

Il libro di Oliva ripercorre attraverso testimonianze, fonti e aneddoti, la storia della stregoneria. Ne parlava l’illustre Dante,  facendo riferimento al legame tra satanico e Benevento in un’opera minore. Più tardi, nel ‘400 S.Bernardino da Siena ne fa menzione nelle sue prediche contro il peccato. La mano della Santa Inquisizione già gettava una grande ombra sui culti estranei al cristianesimo. Piperno, erudito italiano nato proprio a Benevento nel 1582 ne parla in maniera approfondita nel suo trattato “della superstitiosa noce di Benevento”.

Da tempi immemori si credeva che l’albero del noce avesse proprietà magiche. In Grecia era protetto da Artemide, dea della natura e della luna (trasformata in noce da Dionisio). Sotto la civiltà romana la dea Artemide divenne Diana. Le dianare erano appunto le sue seguaci e si dice celebrassero riti pagani di fertilità durante la notte. Queste cerimonie, probabilmente realmente esistite ma con nulla di mistico, con l’avvento del Cristianesimo assunsero un alone di mistero diventando pratiche sataniche e peccaminose.

Paure, leggende, racconti popolari hanno contribuito ad arricchire di particolari queste storie.
Le streghe di giorno non erano riconoscibili rispetto alle altre donne. Durante la notte usavano unguenti magici per spiccare il volo e raggiungere il noce. Qui avveniva il sabba, un rito pagano, una sorta di festa con banchetti, canti, danze ed orgie con animali e demoni.
Le streghe assumevano poi forme incorporee e giravano per la città rubando neonati, creando deformità sui nascituri, oppure giocavano con le piccole creature tra strilla e sofferenza.
Durante gli studi universitari, abbiamo studiato e trattato il tema della stregoneria dal punto di vista storico (date, luoghi, leggende) e giuridico (processi, leggi, pene). Il contenuto del libro di Oliva è stato quindi un piacevole ripasso a cui abbiamo integrato le nostre conoscenze. L’autore è stato meticoloso nella ricerca delle fonti, preciso nelle citazioni creando un testo ricco di riferimenti che si potrebbero approfondire per conto proprio.
Non sappiamo se questo genere di lettura possa interessare chi non è appassionato di esoterismo. Noi lo siamo e l’abbiamo apprezzata.

 

 

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