In una città senza nome, un automobilista si accorge improvvisamente di non vedere che un perenne sfondo bianco intorno a sé. In preda all’angoscia per una terribile malattia l’uomo va a casa e con la moglie si reca dal medico
Nello studio sono presenti altri pazienti in attesa. Un vecchio con una benda nera su un occhio, un ragazzino strabico ed una donna dagli occhiali scuri. Il medico non riesce a trovare una spiegazione a quella che sembra una vera e propria epidemia. Poco dopo infatti lui stesso diventa cieco e così tante altre persone. I malati vengono mandati in un vecchio manicomio con l’idea di aiutarli.
In realtà sarà una sorta di quarantena forzata per la paura del contagio. Tutto il paese viene però investito da questo male senza nome. Una cecità totale, che avvolge tutto quello che c’è intorno di bianco lasciando vivi solo i suoni.
La moglie del medico, l’unica a non essere cieca, diventa indiscutibile testimone di come gli uomini ammalati vengano spogliati dalla loro abituale condizione sociale e di come gli stessi non facciano squadra nè si aiutino a vicenda ma anzi si lascino regredire a condizioni selvagge, comandati dalla legge del più forte.
Ci è piaciuto perchè si legge tutto d’un fiato per sapere come va a finire. Il ritmo è sostenuto, i toni incalzanti, la trama avvincente.
Ci è piaciuto perchè Saramago ha l’arte ed il pregio di poter scrivere senza mai usare nomi propri, nè punteggiatura nè virgolette per introdurre i dialoghi. In pochi possono permetterselo lasciando il racconto comprensibile e soprattutto lasciando comunque al lettore il ritmo giusto di lettura.
Ci è piaciuto perchè, dietro la storia surreale, si parla di temi importanti. L’indifferenza e la mancanza di solidarietà, la paura che degenera nell’uso della forza e nella soppressione dei deboli. Il “noi” come comunità, che alla fine del libro troverà voce nelle donne. Queste infatti, vittime di violenze fisiche oltre che psicologiche, capiscono che la somma della forza delle singole persone non ha la stessa efficacia che la forza del gruppo.
Da mettere in libreria!