Titolo: Le ricamatrici
Autore: Ester Rizzo
Editore: Navarra
Copertina ♥♥♥♥♥/5
Storia ♥♥♥♥♥/5
Stile ♥♥♥♥♥/5
Siamo negli anni settanta, nel cuore della Sicilia, una donna coraggiosa, Filippa, decide di dire basta allo sfruttamento delle donne che lavorano come ricamatrici, senza tutela, senza regole per una misera retribuzione.
Si aprono così indagini per arrivare ad un processo, con la sentenza finale a favore delle lavoratrici e la punizione per gli sfruttatori.
Molto rumore si crea attorno a questa vicenda e molta attenzione è richiamata su queste donne di un piccolo paese siciliano.
Filippa non si scoraggia e dopo che gli sfruttatori vengono riconosciuti colpevoli decide di dare un senso a questa vittoria fondando una cooperativa, “la Rosa Rossa”.
Le donne aderiscono con slancio ed entusiasmo, ricche di soddisfazione ed energia dopo il processo.
Filippa però ha un peso in fondo al cuore, dei dubbi le rigano l’anima, teme ripercussioni e ha paura che la cooperativa non possa decollare libera, ma che rimanga impigliato nel piccolo mondo che la circonda, isolata e minacciata dalle ombre oscure della mafia.
Filippa tiene per sé queste riflessioni e, fiera e decisa, realizza la cooperativa coinvolgendo le sue donne.
La Rosa Rossa sorge come in un deserto. L’entusiasmo iniziale è lento, davanti alle scarse richieste, si spegne. Gli ordini sono rari e stentati.
Poche le amicizie sincere che sostengono la cooperativa.
Filippa non si rassegna e non vuole gettare i frutti della sua lotta. Con intraprendenza prova a varcare i confini della Sicilia, cercando oltre una purezza diversa e sperando che il fango mafioso non sporchi i loro ricami.
Non sarà così, la lunga mano nera arriverà a boicottare questa azione e a tarpare definitivamente le ali alla Rosa Rossa.
Il romanzo racconta una storia vera. L’autrice narra la vicenda in maniera schietta e precisa. Il suo scrivere nasce da uno studio accurato, da una meticolosa ricostruzione storica e da una ricerca personale.
Nelle nostre ricamatrici si scorge il coraggio di donne speciali.
In un paese dell’entroterra siciliano, la donna è spesso stereotipata come colei che, muta, sottomessa, con lo sguardo basso, esegue volontà altrui.
Non è così e le nostre ricamatrici con dignità e semplicità portano un manifesto femminista, in una Italia degli anni settanta, dove si è appena iniziato a parlare di eguaglianza tra i sessi, di divorzio. Portano tale manifesto con orgoglio e fatica, a volte additate anche da altre donne come responsabili di troppo “sgruscio” (rumore) per un paese così tranquillo.
“Eh lo so mie carissime signore, disse Filippa un po’ spazientita, ma in queste nostre terre i diritti si devono conquistare. Eravamo sfruttate, lavoravamo come mule, dall’alba al tramonto, appizzandoci gli occhi, e ci davano quattro spiccioli, una miseria mentre loro si arricchivano. E che dovevamo stare zitte? Abbassare il capo e dargliela vinta? “
Filippa a queste donne ha saputo svegliare le coscienze, ha saputo far alzare gli sguardi, raddrizzare le spalle,ha saputo accendere i loro animi e svegliare le loro menti,nel pieno rispetto della loro totalità di madri, mogli e nonne.
Sullo sfondo, una Sicilia viva e profumata, arricchita da tradizioni religiose e culinarie, che meritano rispetto e che vanno custodite con gelosia essendo le radici e l’essenza di un popolo.
Filippa non dimentica i suoi legami familiari, il marito Liborio, le figlie adorate, e la nipote amatissima, Graziella. Sarà proprio lei a cogliere il messaggio della nonna,e prenderà in eredità quello sguardo attento, quel sapere guardare oltre, quella fierezza naturale che le permetterà di essere poi una donna completa e libera.
Il romanzo scritto con uno stile garbato, pulito, delicato ed elegante è una piccola preziosa gemma. Un ‘impagabile testimonianza di donne in lotta, che arriva da tempi non troppo lontani e che ci ricorda che mai dobbiamo arrenderci davanti ai soprusi che arrivano dal mondo maschile.
L’autrice che abbiamo conosciuto a Più libri Più liberi a Roma, particolarmente sensibile a queste tematiche, svolge un’azione di sostegno a favore delle donne e questo accresce la nostra stima e ammirazione verso di lei.
Libro consigliatissimo a chi vuole conoscere ancora un pezzetto in più di storia e intimo femminile per non calpestarlo mai.