La famiglia Aubrey – Rebecca West

Titolo: La famiglia Aubrey

Autore: Rebecca West

Edizione: Fazi

 

Londra fine Ottocento.

La famiglia Aubrey si è trasferita qui da poco, in una nuova casa. Clare, la mamma, è stata una pianista molto quotata, ma ora si occupa solo della famiglia e dei suoi figli, continua a suonare solo in casa ed a insegnare pianoforte alle sue figlie. Non ama le conversazioni e non si cura del suo aspetto fisico. Può apparire sciatta a volte e può capitare che non sia ben vestita ma il suo amore per la musica e la sua famiglia invece sono sempre ben accuditi.

 

Piers è un papà sui generis, tenero affettuoso con i figli ma spesso catturato in modo febbrile dal suo lavoro, curare articoli per un giornale. Ama leggere, scrivere chiudendosi nel suo studio che spesso appare agli occhi della famiglia come un mondo incomprensibile ed impenetrabile.
Rose e Mary sono due gemelle, promettono molto bene al pianoforte, sono due prodigi e il loro cammino musicale sembra già segnato. Sono molto unite e complici.
Cordelia è l’altra sorella, più fragile e più isolata. Ama suonare il violino e sogna di diventare una violinista famosa e fare concerti. Purtroppo la natura non l’ha dotata di talento musicale,ma lei ne è all’oscuro. I familiari per proteggerla  non glielo dicono apertamente ma cercano di scoraggiare la sua carriera. Cordelia non si arrende, anzi fraintende i consigli pensando solo ad un’invidia da parte delle sorelle.
La musica in questa famiglia è tutto, è un sistema di comunicazione, di socializzazione, di crescita, è uno scambio reciproco di amore ed attenzioni. Venirne esclusi è troppo doloroso.
Poi c’è Richard Quinn, il più piccolo dei figli, l’unico maschio amatissimo e coccolatissimo. Lui è un accentratore di attenzioni, un magnete di sentimenti. Tutti lo amano fuori misura.
La vita quotidiana nella famiglia Aubrey scorre tra giornate al piano, lezioni di musica, poche amicizie e presenze esterne se non fosse per la cugina Rosamond.
La ragazza vivrà per un periodo con la famiglia Aubrey, sfuggendo da una situazione familiare difficile, ravvivando la routine e portando con sé una ventata di freschezza e gioia. Le cugine stringeranno subito un legame stretto che le aiuterà a sopportare momenti di tristezza.
I problemi economici purtroppo non mancheranno, la famiglia Aubrey sa tenere testa, ognuno impiega i suoi mezzi per poter rendere la vita familiare migliore.
La storia che ci viene narrata descrive  minuziosamente la vita quotidiana senza creare mai scossoni. Le giornate scorrono lente. La storia sembrerebbe a tratti immobile, quasi ferma. I fatti accaduti sono pochissimi durante la narrazione e diluiti nel tempo.
La lentezza caratterizza tutto il romanzo. Siamo alla fine dell’ Ottocento, ci si affaccia all’epoca successiva, effervescente,  in cui in Europa avvengono cambiamenti rivoluzionari. E’ l’era moderna con invenzioni che cambieranno l’umanità. Nascono movimenti di pensiero unici ed irripetibili, ma quasi nulla trapela nel racconto. La narrazione è sviluppata tutta all’interno delle mura domestiche con pochissimi riferimenti all’esterno.
Di contro c’è da dire che la capacità descrittiva di ambienti, paesaggi, sentimenti è unica ed insuperabile. L’autrice sa creare poesia dal nulla.
“Era una di quelle mattine autunnali prive di qualsiasi malinconia, quando sembra che il tempo sia intento a tirare a lucido la sua casa. Un vento sempre più intenso faceva scorrere spedite le nuvole mulinare le foglie morte nella strada come se gli alberi fossero stati spogliati completamente per meglio accogliere la pioggia. Su un melo del vicino splendeva o dei frutti di un colore giallo verde, aspro come doveva essere aspro il loro sapore. “
Tutto il romanzo è narrato attraverso la voce di Rose, una delle gemelle e questo fa sì che si abbia costantemente solo il suo sguardo sugli eventi, solo il suo punto di vista.
Non sappiamo davvero cosa prova Clare quando sente Cordelia che suona priva di talento, sappiamo solo quello che Rose immagina; non sappiamo cosa succede a Pier quando si isola nel suo studio, lo vediamo solo attraverso la porta chiusa e gli occhi di Rose.
È come osservare una scena sempre dalla medesima angolazione e forse questo contribuisce a non movimentare la narrazione.
Il romanzo comunque merita assolutamente di essere letto come esempio di una scrittura egregia, ma attenzione alle aspettative. Faremo un lungo viaggio insieme alla famiglia Aubrey senza scossoni e con il lento accadere dei fatti quotidiani.
Consigliato agli amanti delle storie di famiglia dove anche l’ambientazione ha il suo ruolo. Adatto a chi cerca una lettura di rilassamento, che scorre senza stridere e che accompagna con discrezione il lettore fino alla fine. Adatto anche a chi apprezza quello stile classico di trame familiari ovattate da un’etichetta rigida che si ravvisa nei grandi romanzi romantici
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