La cena di Natale – Luca Bianchini

La cena di Natale

Autore: Luca Bianchini

Editore: Mondadori

 

Polignano a Mare si sveglia la vigilia di Natale imbiancata di fiocchi di neve. Un bianco bello da guardare ma più difficile da gestire se non hai le gomme termiche, le scarpe adatte o se devi ancora fare gli ultimi acquisti.

Bianchini apre così le porte di questo paesetto di gente comune che vive a ritmi diversi da quelli cittadini e che tiene ancora a quelle piccole tradizioni che per molti sono solo leggende metropolitane.

Matilde, il cui anello di smeraldo del marito Mimì, sembra la promessa di un amore rinnovato, decide di organizzare la Vigilia da loro invitando i parenti acquisiti e mostrare con orgoglio come le tradizioni si rispettano, si tiene a fare bella figura e si riesca  a portare in tavola un banchetto degno di un re.

 

Si perché mentre in altre realtà magari si è bloccati nel traffico fino a tardi, o si prenota la cena al ristorante per non faticare anche di 24 Dicembre, a Polignano, in casa si cucina dalla mattina presto. Si compra il pesce appena pescato a prezzo d’oro, si sbollenta, si soffrigge, si rosola e si caramella senza sosta.

Ma non c’è solo Matilde ad essere in ansia per la giornata che ha davanti. Il marito è segretamente innamorato di un’altra donna e non sa come gestire alla sua età le proprie emozioni. Anche suo figlio Orlando è sentimentalmente insabbiato in relazioni senza futuro che la sua omosessualità rende ancora più complicate. Damiano, suo fratello, da poco sposato con Chiara, forse ha messo incinta una donna…che non è sua moglie.

Chiara è incinta, del marito, ma pensa sia troppo presto e cerca il modo di nascondere le sue nausee per non destare sospetti. Sua sorella più piccola, Nancy, vive un problema ben più grosso!! E’ ancora  vergine, ed a 17 anni si sente come se gli mancasse un braccio.

La mamma di Chiara e Nancy, Ninella, decide di voltare pagina alla tristezza e per andare al cenone della consuocera si fa biondo Kidman, dice lei, ma sembra tutt’altra cosa…

E poi c’è zia Dora che ricicla i regali, la signora Labbate che si presente guardandoti le scarpe per capire se dal suo negozio te ne può vendere di migliori. Non manca zio Modesto, che in disparte e poco loquace, registra e capisce anche le cose non dette.

Un vibratore che salta fuori durante la cena e sembra un telefonino, un anello scomparso forse nelle polpette, un ascensore bloccato e un bimby che doveva rimanere segreto. Tutto ciò rende il cenone di Natale in casa “Petruzzelli” che illumina con le sue luce natalizie quasi tutta la regione pur di non sfigurare, un groviglio di incomprensioni, comicità, equivoci mirabolanti.

Un Bianchini ben diverso dal suo ultimo romanzo “So che un giorno tornerai”. Qui la storia è una ironica commedia all’italiana dove fioccano tanti luoghi comuni e quella fetta di carattere, modo di fare e tradizioni che ci contraddistinguono. Il tono è scherzoso, leggero come lo è il contenuto del libro.

Nel suo genere è stata una lettura piacevole, di compagnia. Un leggere e ritrovarsi in  almeno alcune delle situazioni natalizie che ci perseguitano ogni anno ma da cui non riusciamo a svincolarci.

Riscattiamo questo autore che ci aveva un po’ deluse precedentemente perché abbiamo trovato questo romanzo più in linea con il suo modo di scrivere e di raccontare fatti ed emozioni.

Consigliato a chi ama il genere ironico ed i toni da commedia che ti lasciano il sorriso stampato ad ogni pagina. Adatto a chi vuole una lettura leggera, non impegnativa. A chi piacciono i ritagli di vita familiare proprio così come sono senza eliminarne gli aspetti più umani ed a volte più imbarazzanti.

 

 

 

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