Autore: Diletta Nespeca
Edizione: Caravaggio
Una storia breve, veloce. Un percorso tra bene e male, un confine così sottile e labile.
Dalle prime pagine Angel ci guarda e ci osserva.
Scruta il nostro mondo da lontano, non lo comprende sempre, ne cerca i difetti, le tare che, come se viste attraverso una lente, si ingrandiscono.
Cosa vede negli esseri umani?
Ingordigia, rivalità, falsità, sono solo alcuni dei difetti che trasudano.
Il male è presente ovunque, è annidato in molti dei personaggi e chi fa del bene spesso lo fa solo per espiare una colpa ,un suo intimo errore del passato.
L’apparenza ci inganna, ci confonde. Il bene nasconde il male ed il male nasconde il bene. C’è complementarietà.
Il racconto è un viaggio negli abissi dell’animo umano e un’analisi del buono e del cattivo che si mescolano, e che spesso è difficoltoso distinguere.
La lettura è profonda, il lettore viene risucchiato in questa realtà ambigua, a tratti onirica; è disorientato a volte spiazzato, perde il filo per poi riprenderlo ma tutto è cambiato.
Chi è davvero Angel? Perché sa vedere dove gli altri non vedono?
Dovremo arrivare alla fine del romanzo per capire molto di più, allora il cerchio si chiude e di colpo il racconto assume un altro significato, un’altra valenza , scoprendo quello che il lettore non immagina .
La lettura di questo piccolo romanzo stimola riflessioni profonde e alimenta domande che spesso sono senza risposta.
Lo consigliamo a chi ama pensare pagina dopo pagina, a chi cerca l’introspezione e vuole scavare oltre le apparenza.