“Noi viviamo fra la gente, nascondendoci in piena vista ma vegliando su di loro, anche se siamo tanto diversi”
Gli appassionati di robot ma soprattutto chi ha vissuto l’infazia negli anni ’80 non può non conoscerli. Non si tratta solo di pezzi di ferro che cambiano forma, né di combattimenti nudi e crudi senza logica.
I Transformers sono certamente di ferro ma un pizzico di umanità si cela dietro la loro lamiera colorata. Un’umanità in tutte le sue sfaccettature, che protegge e difende la pace ma anche che vuole prevaricare e distruggere.
Sentinel Prime:
“…io volevo solo che la nostra razza sopravvivesse, devi capire perché ho dovuto tradirti”
Optimus Prime
“tu non hai tradito me, hai tradito te stesso”
Sul pianeta Cybertron vivono due razze aliene: gli Autobot che difendono giustizia e libertà ed i Decepticon, violenti e dediti alla sopraffazione.
Un cubo di potentissima energia, in grado di poter creare mondi diversi, è conteso dalle due fazioni. La guerra scoppia inevitabilmente e distrugge tutto, disperdendolo nello spazio.
Tutti i robot sono così costretti a cercarlo e dopo un lungo viaggio lo trovano sul nostro pianeta, la Terra.
Da qui comincia la storia.
Mentre l’intenzione dei Decepticon è quella di impossessarsi del cubo e farci schiavi, gli Autobot combattono per garantirci l’integrità, come spesso dice Optimus Prime :
“La libertà è diritto di tutti gli esseri senzienti”
Questi robot, talvolta più sensibili e solidali di quanto noi possiamo essere l’uno con l’altro, si affezionano al nostro mondo e vi rimangono a garanzia della nostra sicurezza, sacrificandosi in tutto e nonostante tutto.
“Arriveranno giorni in cui perderemo la fiducia, giorni in cui i nostri alleati(gli umani) ci tradiranno, ma non verrà mai il giorno in cui dimenticheremo questo pianeta e la sua gente”
Gli Autobot non trovano solo ammirazione e gratitudine. Alcuni di noi pensano che siano loro la causa di una guerra che non appartiene alla nostra terra e li incolpano della distruzione che ne è conseguita. Nonostante questo si creano amicizie forti come tra Bumblebee a Sam (nel cartone Spike) che si lega moltissimo a questo simpatico robot giallo, reso più divertente, nella trasposizione cinematografica, poiché parla utilizzando stralci di canzoni radio.
Nello scontro, il cubo viene distrutto. Molti Decepticon vengono sconfitti ma altri fuggono in cerca di rinforzi. Megatron viene ucciso dal buon Optimus Prime ma lo troveremo nella serie successiva con un nuovo aspetto ed un nuovo nome: Galvatron.
Cosa ci piace? L’umanità costruita dentro chi non la dovrebbe avere perché privo per antonomasia di sentimenti ed emozioni come potrebbe appunto essere un robot. Ci piace l’amicizia tra un ragazzino ed una macchina trasformabile, così forte e sincera da diventare una fratellanza. Ci piace la lealtà ed il rispetto che i due comandanti Autobot e Decepticon hanno l’uno verso l’altro. Essere acerrimi nemici non significa colpire alle spalle o slealmente.
Da giocattoli a cartone, da fumetti a saga cinematografica, dagli anni ’80 ad oggi i Transformers non sono invecchiati anzi sono diventati immortali. Una storia alternativa che un padre può raccontare al proprio figlio accompagnandolo in questo mondo futuristico che il primo conosce bene ed il secondo non vede l’ora di scoprirlo.
E adesso…
“Autobot transform and rollout”