Il futuro apocalittico di Andrea Varano: Il gioco dei Dumpire

Autore: Andrea Varano
Editore: Edikit
Pagine: 400
Prezzo: eur 16.00
  • Copertina:  4♥ su 5
  • Storia: 4♥ su 5 
  • Stile: 4♥ su 5
“Schiere interminabili di grattacieli, in minima parte residenziali, ma soprattutto sommersi di uffici, senza spazi, senza vie di fuga, senza un angolo di cielo…”
Sono creature di cui non si sa nulla. 
La loro è una disperazione diversa, più nera della fame, più fredda della paura.
Cercano esperienza, sono accumulatori di pensieri.
In un futuro lontano e forse probabile, i succhiapensieri sono diventati scomodi perché insaziabili. Prima innovazione del secolo ma ora fuorilegge i Dumpire o vengono tenuti sotto controllo, smorzando la loro voglia di mordere, oppure vengono catturati.
Sono dei tossicodipendenti. Il meccanismo inserito nella loro dentatura è una sorta di sesto senso di cui non riescono a fare a meno.
Sono spinti a fare ciò che fanno da un desiderio irrefrenabile.
In realtà si capisce ben presto che il problema è molto più articolato.
Una volta che ci si è avvicinati a penetrare i pensieri della gente è un salto piccolo arrivare al controllo neurale, creando eserciti di non morti potenziati e soprattutto pronti a essere comandati senza possibilità di opporsi.
Nebbioni, che lavora in una Clinica per il recupero dei Dumpire, è un uomo che cerca, che aspetta il momento e non molla. Gli hanno sequestrato la figlia, sperando di poter carpire alcune informazioni importanti ma non sapevano che la bambina fosse speciale, dalla nascita, così tanto da non permettere a nessuno di poterle leggere i pensieri.
Un mondo apocalittico dove non c’è più petrolio, l’elettricità scarseggia, la terra ha esaurito parte delle sue risorse e l’ uomo è cambiato.
In questo mondo la gente ha una sorta di chip impiantato sottopelle che la rende sempre connessa, sempre raggiungibile e questo ha trasformato le abitudini, le relazioni sociali, i sentimenti.
La realtà virtuale ha preso il posto di quella reale, è più comoda, più malleabile.
Uno scenario portato all’estremo, ma che, come punto di partenza, prende la nostra società, così tecnologicamente in corsa.
Inseguimenti, supposizioni, chiavi da crittografare, la scoperta di un complotto e l’orrore della fame di onnipotenza che scavalca i confini del lecito. Tanti personaggi, flashback di un passato determinante, adrenalina.
Un romanzo bello, denso. Dentro ci sono tante cose, la famiglia, la paura del futuro, la fragilità, il desiderio di essere chi si vuole.
Argomenti attuali e vivi.
Lo stile è fluido, descrittivo, incalzante.
La trama è un susseguirsi di colpi di scena, alcuni mozzafiato.
Tanta carne al fuoco, a volte fa perdere la bussola ma si ritorna in carreggiata dopo poco.
La distopia è estrema ma comunque immaginabile grazie a stralci di realtà plausibile disseminati qua e là.
E’ un genere che deve piacere. Il romanzo distopico gonfia il presente ipotizzando un futuro estremo e realizzabile, costruendoci sopra storie comunque umane, di sentimenti e quotidianità.
Varano ha mostrato una fortissima fantasia, un grande senso dell’azione e la capacità di creare connessioni sottili tra l’oggi e il domani.
Sembra così lontano il giorno che verrà, eppure in un attimo tutto cambia.
Questo romanzo corposo e avvincente è uno sguardo lungimirante
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