“Oggigiorno nessuno più appartiene a cerchie ristrette, a piccoli gruppi di intimi. Ci hanno privato della riservatezza, del nostro bagaglio più privato. Viviamo un’unica grande parentela. I nostri dolori non sono più solo nostri, e qualunque sentimento di amore e felicità, persino la minima espressione di esso, dovrebbe essere a sua volta condivisa”
Un passaggio che ci ha colpite per la sua forte attualità.
Lo abbiamo preso da una lettura terminata da poco di Elizabeth von Arnim, una scrittrice che amiamo molto. Si tratta di:
La storia di Christine
Un romanzo epistolare , in parte autobiografico, scritto negli anni della Guerra mondiale. Una storia malinconica che nasconde un’invettiva aspra e schietta verso quegli uomini che abbandonarono la propria individualità per una sudditanza passiva.
Con Elizabeth von Arnim le aspettative sono sempre superate