Canova. Vita di uno scultore di Maria Letizia Putti

Titolo: Canova. Vita di uno scultore

Autore: Maria Letizia Putti. Nata a Roma, ha compiuto gli studi classici  e si è laureata in Archeologia e topografia medioevale. Ha svolto attività di ricerca per l’università La Sapienza di Roma, pubblicando Lazio medioevale con la Multigrafica editrice. Per la RAI (Servizi giornalistici e programmi per l’estero) ha scritto alcune serie di testi radiofonici sulla musica classica. Professore di storia dell’arte e materie letterarie nei licei statali, per alcuni anni ha lavorato presso l’Istituto centrale di patologia del libro; dal 1985 è bibliotecaria presso l’Istituto superiore di sanità, in cui si occupa di periodici scientifici e del Fondo libri antichi e rari. Il tempo libero (poco) lo dedica alla lettura, alla scrittura (dopo molti scritti tecnici, da qualche anno scrive romanzi), alla musica e ai viaggi.

Per Graphofeel Edizioni ha pubblicato La signora dei baci (2016 riedito nel 2020), biografia romanzata di Luisa Spagnoli scritta con Roberta Ricca e il romanzo Lo scrittore non ha fame (2016)

Editore: Graphofeel

Pagine: 342

Prezzo: eur 21.00

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥/5

 

 

 

“Uomo senza pace, solo con lo scalpello in mano riesce a star tranquillo…”

Antonio Canova, detto Tonino, inizia la sua carriera da bambino.
Spinto dal rude nonno in una bottega di scultura, inizia qui come apprendista anche se ben presto tutti si accorgono che in  lui c’è qualcosa di straordinario.
Le prime opere, dal tocco maldestro e insicuro, sono già nettamente superiori a quelle di maestri  affermati, anche se il piccolo Canova per la sua  indole modesta  stenta a crederci.
Umile, timido, incerto, non riesce a credere che le sue opere possano essere così strabilianti.
L’amicizia con Toni, anch’egli scultore, sarà determinante, l’amico sarà sempre al suo fianco e il loro sarà un legame vero e sincero.
Egli però ben presto capirà che mai potrà  potrà eguagliare il talento di Canova  e proprio per questo motivo farà un passo indietro nella sua carriera, rimanendo pronto solo a sostenere l’amico.
Ben presto la fama dello scultore arriverà a Roma, per oltrepassare le Alpi e giungere anche in Francia.
Tutti vogliono ornare i sontuosi palazzi con l’eleganza del Canova,  tutti vogliono, dal Papa all’imperatore, un ritratto eseguito da lui.
Il vortice del successo non cambia però l’essenza dell’artista. Lui continua a tenere i piedi a terra, continua a scegliere i blocchi di marmo personalmente, a fare progetti, calchi sempre secondo i suoi tempi, i suoi canoni, conservando la sua personalità anche quando le  opere sono commissionate da potenti.
Canova è nato per scolpire.
” l’Arte era il suo ossigeno, non riusciva a stare lontano dallo studio né a dosare le forze; la salute spesso vacillava per la fatica che alleviava sdraiandosi a riposare”.
Canova è nato per vivere di arte, non si sposa, non si crea una famiglia, la sua vita sono lo studio di disegno.
La sua casa è il suo laboratorio. Non ha bisogno di  alloggi lussuosi o troppo comodi, li cambierà solo in funzione del suo lavoro, quando non avrà più spazio per le sue opere.
Nei momenti in cui sarà più ricco userà i suoi guadagni anche per aiutare gli artisti in difficoltà.
Un personaggio che ha creato bellezza perché bellezza possedeva.
Un artista che ha saputo trasformare la pietra, elemento pesante per antonomasia,  in  impalpabile inconsistenza.
Versatile al massimo, capace di far emergere dal marmo ogni cosa, dalla sensualità al dolore,  fino alla violenza.
Capace di raccontare miti con la scultura, di far trapelare la personalità dei suoi soggetti dalla pietra forgiata e levigata.
Canova  si affermerà come uno scultore unico e geniale.
È un romanzo denso, ricco di intarsi preziosi, come le testuali parole dello scultore, gli stralci dei suoi diari, la vita quotidiana  a volte  fatta anche di particolari minuti, di pensieri semplici.
E’ un racconto che ci mostra un Canova umano con piccole manie, paure e fragilità ma che  vive anche una vita maestosa, investito di fama e gloria.
La storia “piccola” accompagna la “grande” storia in un perfetto mosaico che ci restituisce il ritratto di un artista unico e geniale.
Con una ricostruzione attenta, meticolosa, puntuale e precisa, l’autrice ci porta nelle vita dello scultore. Leggendo queste pagine siamo lì, in un angoletto della sua bottega ad osservarlo mentre rifinisce un’opera levigando il marmo fino a donargli la lucentezza di un roseo incarnato.
Fremiamo con lui mentre siamo in attesa del parere sulle opere, viaggiamo con lui in scomode carrozze per giorni e giorni verso Parigi, o ne condividiamo il calore di una cena con Toni, il suo amico fraterno.
Una biografia completa, che spesso ci ha portato a far riaprire i libri di arte, per riammirare le opere di cui si parla.
Una biografia esaustiva che ci ha fatto conoscere ed amare un personaggio nella sua totalità, sia come artista ma soprattutto come persona.
Se amate l’arte, il neoclassicismo, se avete voglia di conoscere gli artisti non solo per ciò che hanno fatto ma anche per quell’universo che si portano dentro e che è il fuoco che tanta bellezza gli fa sprigionare, allora questa è la lettura giusta.
Lasciatevene immergere.
Precedente Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro Successivo Estratto da La storia di Christine di Elizabeth von Arnim