Diphylleia – Elia Bonci

Titolo: Diphylleia

Autore: Elia Bonci. Giovanissimo scrittore romano che combatte con la carta la discriminazione, sperando di raggiungere più cuori possibili e noi glielo auguriamo.

Editore: Caravaggio

 

  • Copertina: ♥♥♥/5 perché secondo noi la Diphylleia grayi ci sarebbe stata una meraviglia
  • Storia: ♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥/5

 

In un ospedale americano, una nonna guarda stanca e sconfortata una giovane ragazza ormai da tre mesi in coma.

Aiyana è sua nipote, è ridotta troppo male per la sua giovane età.

Quando miracolosamente apre gli occhi, l’infermiere Ben è quasi commosso. Il fatto che non ricordi nulla di quello che le è accaduto è un altro ostacolo da superare.

Ayana è un ossimoro. Una sensibile guerriera che, nonostante i dolori e le cicatrici che si porta dentro e fuori, ha preservato un cuore sorridente e ottimista.

Ma quello stesso cuore suona di vetri rotti. Nasconde un passato dimenticato, annegato ma che freme per tornare a galla.

“Nella sua testa passavano veloci delle immagini sfocate che non riusciva a fermare, nessuna aveva un aspetto familiare, tutte erano fuggevoli, fumo che scompariva all’orizzonte.”

Il destino però si fa beffa di lei. Elargisce ma poi prende, strappa via.

Aiyana, frastornata da una vita che non ha un passato, si è lasciata trasportare dalle sensazioni ed ha fatto un errore. Ha regalato una speranza.

Senza saperlo ha mandato in frantumi la cosa a  cui teneva di più.

Non c’è cosa peggiore dell’essere rifiutati da chi si ama. Un dolore devastante percorre il corpo e l’anima di Aiyana.

Lacrime amare scivolano giù da quegli occhi che solo da poco hanno ricominciato a vivere.

Come un’ombra, nonna Karla rimane al suo fianco. Pronta a sorreggerla quando ne ha bisogno.

Aiyana ha qualcuno nel cuore. Non ne ricorda la storia ma sa che sono inseparabili come il mare ed il cielo.

Questo basta per affrontare il mondo? Quante e quali prove bisogna superare per far considerare un sentimento autentico al pari degli altri?

Aiyana non ha la mamma, non ricorda niente del suo passato, ha un padre che l’ha abbandonata eppure la forza dell’amore che si porta dentro potrebbe smuovere il mondo…se sarà lei a volerlo.

Questo libro come protagonista ha proprio l’amore.

Quello incondizionato e delicato di nonna Karla. Quello distorto del padre, quello disperato di Ben ma soprattutto quello diverso di Aiyana.

L’amore è la forza che smuove il mondo, che lo tiene vivo. Non ha una forma, non ha un colore. Non ha misure, non vuole giudizi.

L’amore deve essere libero di potersi esprimere, di brillare alla luce del sole.

L’amore soprattutto non si sceglie, non si spiega. Succede e basta.

La storia di Aiyana è un’incitazione a portare con orgoglio i propri sentimenti addosso, perché la vergogna va lasciata a chi mette filtri.

Questo racconto è scritto da una penna consapevole che ha “ricamato” la storia su un tessuto conosciuto e vissuto.Questo traspare, si sente. Dalle parole trasudano il dolore, la fatica, l’elemosina della comprensione.

Dietro Aiyana ci sono sentimenti vissuti che sono venuti fuori sicuramente come messaggio di speranza, di esortazione verso coloro che sono ancora all’inizio del cammino.

Sotto il cielo che ci accomuna tutti, indistintamente, nessuno dovrebbe sgomitare per essere accettato.

L’amore, senza se e senza ma, senza etichette o pregiudizi, è l’unico modo per vivere la propria vita dal centro e non ai margini. Aiyana cerca di dimostrarlo.

Complimenti a questo autore emergente che ha concentrato le forze per combattere l’omofobia, brutta malattia del nostro secolo. Il vaccino che propone Bonci non fa male, non  ha controindicazioni, né effetti collaterali.

AMATE!

Consigliato a chi ama la narrativa romantica e scorrevole; a chi vuole una storia giovane ed attuale. Adatto a tutti coloro che devono aprire gli occhi ed abbandonare i pregiudizi miserevoli.

 

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