Nonna Vudù e la congiura delle zie
Autore: Andrea Molesine
Edizione: Bur-Rizzoli
Andrea Molesini, penna conosciuta nelle letture per ragazzi, tanto abile da meritare il Premio Andersen nel 1999, ci porta in un mondo curioso dove una nonna tutta bianca ha pensieri, piedi, gambe e testa a forma di U. Un mondo dove i quadri prendono vita e le storie vogliono essere narrate.
Nel paese degli orchi i più piccoli sono delle pesti, ne combinano di tutti i colori, strillano, mordono, scalciano, infilano ragni e salamandre nelle tasche e granchi dentro ai letti.
Non c’è quiete, non c’è pace.
Durante una passeggiata zia Iolanda incontra uno strano e piccolo personaggio pieno di scritte e come tutti gli orchi che si rispettino, se lo mangia.
Quel personaggio in realtà è una storia, e zia Iolanda se ne accorge quando è a casa perché non solo i suoi orchetti la ascoltano rapiti ma si addormentano subito dopo. L’indomani mamme e nonne corrono verso il monte Gepo per fare scorta di altre storie ma queste non si fanno catturare.
Così zia Iolanda e le altre zie orchesse si riuniscono per organizzare una vera e propria congiura. Le storie vanno necessariamente mangiate e poi raccontate.
Nella retata c’è anche una storia da far paura di nome nonna Vudù. La vecchina ha gambe, testa, piedi e pensieri a forma di U. Ed è proprio questa lettera dalla forma tondeggiante ad aiutarla a scappare dal paese degli orchi e ritrovarsi in quello degli umani.
Nonna Vudù scopre così l’esistenza delle librerie dove le storie non sono persone ma pagine di carta.
Più tardi incontra una signora dai tanti capelli con un nido in testa. E’ zia Augusta. Le due fanno amicizia. Sono entrambe storie in fuga.
Purtroppo l’orchessa Iolanda riesce a trovarle e sedute nella sua casa, mentre sorseggiano un tè (non in bustina che sembra un topo morto!!) zia Augusta tra frittelle e manrovesci riesce a dare pace al paese degli orchi ed un nuovo futuro per nonna Vudù.
Il nostro giovane lettore Tommaso ha trovato la storia divertente e fantasiosa. Non ha avuto bisogno di aiuto per comprenderla ( 10 anni) ed i caratteri grandi sicuramente hanno migliorato la lettura.
Le descrizioni semplici hanno reso possibile immaginare il contenuto come se fosse vero. La ragazzina con il nido in testa, buffa e misteriosa, è risultato essere il personaggio più simpatico.
E’ dispiaciuto che si parlasse troppo poco di nonna Vudù che sembra quasi un personaggio secondario mentre il titolo del libro fa pensare al contrario. Ci si aspettava che avesse poteri magici o attitudini particolari quando invece era una semplice vecchietta.
Ad ogni modo, lettura consigliata!