Autore: Robert Louis Stevenson
Editore: Gribaudo
Finalmente uno dei nostri giovani lettori ha trovato la spiegazione per cui gli adulti conoscono il ritornello…
«Quindici uomini sulla cassa del morto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il vino e il diavolo hanno fatto il resto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum!»
La storia di questo libro, considerato uno dei più famosi romanzi per ragazzi di tutti i tempi, narra le avventure legate al ritrovamento di una vecchia mappa del tesoro da parte di Jim, nel baule del vecchio marinaio di nome Billy Bones, ospite alla locanda gestita dai suoi genitori.
L’uomo, un vecchio marinaio dall’aspetto losco, sembra nascondersi da qualcuno. Jim ne rimane incuriosito e lo tiene d’occhio.
Quando Billy viene colto da un infarto, il ragazzo lo aiuta e viene così a conoscenza del suo segreto e del capitano Flint, temuto pirata di mare. Purtroppo il vecchio marinaio non ce la fa e Jim, dopo aver subito anche la morte del padre, decide di aprire il baule gelosamente nascosto da Bones per ripagarsi del vitto e alloggio dovuta alla sua permanenza. Oltre a diversi dobloni d’oro, il ragazzo trova una cerata ripiegata e per la fretta di nascondersi da passi in arrivo, la porta via con se.
L’incarto non è che il diario di bordo del pirata Flint con una mappa indicante la via per raggiungere un’isola custode di un enorme tesoro.
Inizia così l’avventura sulla goletta Hispaniola dove, per una serie di vicende, troveranno posto nella ciurma anche ex marinai del pirata desiderosi di impossessarsi della mappa. Tra questi c’è il cuoco di bordo, Silver, con una gamba sola, che si rivelerà il più acerrimo nemico di Jim.
Il giovane lettore viene coinvolto nel viaggio in mare e nell’arrivo sull’isola dove buoni e cattivi prenderanno due strade distinte abbandonandosi a lotte e uccisioni.
Il tesoro viene disseppellito ma sarà difficile portarlo in Inghilterra sani e salvi.
L’avventura e la trama movimentata rendono il racconto interessante e spingono a girare le pagine velocemente per sapere cosa succede. Nonostante l’edizione per ragazzi, secondo noi la storia è forse eccessivamente ricca di passaggi, flashback e termini tecnici da rendere la lettura non sempre facile o comprensibile. Alcune volte infatti siamo intervenute vicino al giovane lettore per semplificare un paragrafo o ricollegarlo ai precedenti.
Ad ogni modo, il contenuto ha destato talmente tanta curiosità da arrivare alla fine del libro.
E’ stata sicuramente geniale l’idea dell’editore di mettere una mappa in allegato che ha reso ancora più partecipe il lettore.
Non possiamo che consigliare un libro del genere, formativo e parte preziosa della letteratura internazionale, solo a partire dai 12 anni per poterne cogliere in pieno la bellezza.
