La canzone di Achille – Madeline Miller

Titolo: La canzone di Achille

Autore: Madeline Miller. Questo è il suo romanzo d’esordio che ha avuto un successo incredibile. La Miller è studiosa ed appassionata di lettere classiche e drammaturgia

Editore: Sonzogno

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5

 

 

Tutti conosciamo la storia del mitico Achille. Tutti abbiamo studiato le sue gesta narrate nell’Iliade durante la guerra di Troia, tutti lo abbiamo amato per la sua bellezza divina, la sua invincibilità, la sua ferocia, la sua ira ma anche il suo coraggio e la sua sofferenza.

Nessuno però ha mai raccontato l’umanità di Achille.

Achille nasce dall’unione di Teti, una ninfa del mare, con re Peleo, sovrano dell isola di Ftia. È un semidio e come tale predestinato ad una vita diversa dai comuni mortali.
Viene inizialmente educato nella sua isola, dove conoscerà Patroclo. Lui è un principe, esiliato per essere stato incolpato di un omicidio.
Approda a Ftia, dove conosce Achille, ancora bambino anche lui.
L’incontro sarà fortuito perché Achille non può mescolarsi con tutti gli altri ragazzi, lui è un semidio, con un destino segnato al quale non può sfuggire.
Ma Achille è Patroclo si incontreranno casualmente e quel primo incontro segnerà le loro vite.
Inconsapevoli ancora del vero sentimento, che li legherà per sempre, inizieranno solo a voler condividere il loro tempo, gli esercizi, gli addestramenti e i giochi.
Nulla potrà tenerli separati, neanche la fuga forzata di Achille per andare da Chirone, centauro saggio e benevolo designato dagli dei per la sua educazione.
Patroclo arriverà anche lì perché, senza Achille, non vive, non respira, deve stare al suo fianco e non può mai più lasciarlo.
Presto il sentimento di cameratismo ed amicizia farà spazio ad un altro sentimento, vero autentico, radicato in loro nel profondo dell’animo ed indistruttibile.
L’amore.
La storia è narrata dalla voce di Patroclo ed è emozionante assistere, pagina dopo pagina, alla sua dedizione, al suo desiderio alla sua felicità data semplicemente dalla presenza di Achille.
Ma anche Achille lo ama, eroe bello, invincibile, con doveri da compiere voluti dagli dei, senza Patroclo è nullo.
 Il romanzo oltre a raccontare in maniera egregia e ipnotizzante la guerra di Troia, racconta il loro amore, usando un linguaggio universale, parlando solo di un legame bellissimo e travolgente.
Non ha nessuna importanza che sia omosessuale o eterosessuale, è solo amore.
Lo sarà fino alla fine, fino a quando le loro ceneri saranno mescolate in una preziosa urna e le loro anime si incontreranno nell’Ade.
Il Libro non è però solo la loro storia, è molto di più.
E’una narrazione meravigliosamente fluida dell’Iliade. I personaggi sembrano attuali, con i loro dilemmi, pensieri, emozioni e sentimenti.
Gli dei sembrano umani. Teti mamma di Achille è una divinità, certo, ma come tutte le madri di ogni epoca si preoccupa per il figlio, lo vuole proteggere, lo vorrebbe sottrarre al suo destino, anche sapendo che è impossibile. Allora si affanna a cercare protezione da Zeus, prega Vulcano di costruire in fretta un ‘armatura super protettiva e delle armi infallibili, per il suo Achille.
Non lo abbandona mai, anche quando è negli abissi, se il figlio la chiama, compare all’improvviso dalla spuma del mare e lo ascolta, lo consiglia, lo consola.
Priamo, re di Troia, uomo dal potere infinito, con autorità su tutto e tutti, dopo la morte del figlio Ettore, di notte da solo, va ad implorare Achille per la restituzione del corpo in modo da avere una degna sepoltura.
Come uno schiavo gli si inginocchia davanti, perché l’amore per un figlio va oltre la dignità, va oltre la sua stessa vita.
Agamennone, re dei greci, incappa e cade sul sentimento di gelosia nei confronti di Achille e ambiziosamente vuole primeggiare, vuole affermare il suo potere portandogli via Briseide, la sua schiava.
Questi sono alcuni esempi che ci mostrano sentimenti umani, che non hanno età, che non mutano con il trascorrere dei secoli.
L’autrice è molto abile a far emergere sentimenti forti, narrati già nell’antichità come il coraggio, l’amore, l’onore, la lealtà, la pietà verso i vinti, il rispetto dei morti.
Li narra e li rende papabili ad ogni pagina, ed emozionano.
Difficilmente in un romanzo sono racchiusi così tanti sentimenti, merito forse anche dell’Iliade, ma sicuramente anche della Miller che, con un lungo lavoro, paziente e meticoloso, ha reso questa opera un romanzo strabiliante.
Il racconto è ammaliante, travolgente, emozionante, con una prosa energica, scintillante, incalzante ma anche poetica. L’autrice arriva dritta al cuore del lettore.
Dopo aver terminato il libro si rimane frastornati ed inebriati da tanta bellezza, armonia e proporzione. Storditi dal fascino della cultura greca, una cultura che, secondo noi, non ne ha viste di eguali.
Magnifica lettura, consigliato a tutti, a chi ama i classici, a chi ama le storie d’amore, a chi desidera immergersi in un bagno di bellezza.
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