Castelli di sabbia – Alice e Claude Askew

Titolo: Castelli di sabbia

Autore: Alice e Claude Askew. Due coniugi, acclamati autori inglesi, scrissero insieme per molto tempo e viaggiarono arricchendo così la loro fantasia letteraria. Morti in un incidente durante uno dei loro viaggi, sono stati ingiustamente dimenticati. Grazie a Scrittura&Scritture ne rileggiamo una delle loro opere

Editore: Scrittura&Scritture

Collana: VociRiscoperte. Qui vengono pubblicati romanzi del passato ormai introvabili o dimenticati. Per un lettore curioso e soprattutto sensibile alla letteratura che ha segnato la storia, questa collana offre la riscoperta di scritti ingiustamente sbiaditi e che invece meritano di essere ancora letti e discussi.

Pubblicazione:  09/2019

Pagine: 267

Prezzo: 14.00 eur

 

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

 

 

” Maggie Carvel trascorre un’esistenza tranquilla nel villaggio inglese di Sandstone, con l’amico del cuore Howard fino a quando non capita per caso nella sua vita Pierce Maloney, un irruento e affascinante gentiluomo irlandese.

Ha così inizio un sogno di felicità: l’amore passionale di Pierce, i suoi modi raffinati, porteranno la giovane donna inglese in Irlanda.

Nell’Isola di Smeraldo, selvaggia e conturbante, Maggie vivrà tra le mura di un grande castello.

Conoscerà la vera indole irlandese ma anche i segreti della famiglia  Maloney, incontrando ostacoli e pregiudizi che metteranno a dura prova il suo carattere e la sua crescita di donna”

 

Un romanzo scritto a due mani, per giunta da marito e moglie, ci fa pensare ad un equilibrio di stile. Ci fa credere di trovare le dosi bilanciate di ingredienti di prima scelta, il romanticismo, l’impulsività , l’amore, l’egoismo. Insomma, l’indole maschile e femminile uniscono le loro caratteristiche, le più stereotipate, per creare una narrazione perfetta.

Ed infatti già dalle prime pagine di questo romanzo acquistato alla fiera Più libri Più liberi di Roma questa sensazione trova conferma. Partiamo da un tranquillo paesino inglese con case dai giardini ben curati, erba fresca e lucente di rugiada, sguardi benevoli tra i passanti perché non c’è volto a Sandstone che non conosca l’altro. Poi viaggiamo, a lungo e percorriamo l’ultimo tratto su un calesse scomodo e sgangherato, preludio ad una dimora fredda, isolata, dal paesaggio aspro ed austero. L’esatto contrario di prima.

Maggie è la giovane fanciulla che vediamo crescere, maturare sotto la mano del destino che non sarà sempre leggera posandosi sulle sue spalle. Un po’ austeniana nell’aspetto e nell’indole, la giovane orfana vive una vita decorosa con la vecchia zia Anne e guarda il futuro certa di un matrimonio di cui da anni si respirano i presupposti. Purtroppo però, proprio quello che sembra scontato si rivela un primo castello di sabbia e Maggie rimane sola, abbandonata dal suo presunto marito e soprattutto mira dei pettegolezzi e della compassione di tutta la comunità di Sandstone.

Qui la piccola eroina che ricorda romanzi classici poco lontani, tira fuori tutto il suo orgoglio e la sua grinta e si butta tra le braccia di un uomo irlandese che la cattura con tutta la vitalità e l’ottimismo tipici della sua terra. Così, mentre Howard, ormai lontano, viene dimenticato (ma sarà vero?) Pierce Maloney tesse lodi del  suo castello a Glenns, disegnandolo come la più ricca ed affascinante dimora dei dintorni.

Anche questo castello però si rivela di sabbia e la povera Maggie si trova a dover scoprire amare sorprese, un passato ancora tangibile, una ricchezza ormai sbiadita. Il suo carattere forte e rigoroso, la sua morale schietta e cristallina diventano il motore di grandi cambiamenti che lei stessa mette in atto con umiltà e semplicità tanto da guadagnarsi subito l’affetto di tutti.

Il destino però le riserba tante prove difficili, la felicità conquistata si sgretola in un attimo e, dopo tante dolorose sofferenze, Maggie si chiude alla vita, si priva dei sentimenti più forti per paura di vederseli nuovamente strappare via.

…Maggie capì che, almeno per un certo tempo, la porta del suo mondo si era chiusa. Era in una stanza a sé, era davanti alla più grande prova e al più grande trionfo di una donna; affrontava la sua ora come debbono fare tutte le donne: da sola!”

La vicinanza di persone care tenterà di riportare la luce sul suo volto spento e nelle ultime pagine del libro, dopo colpi di scena laceranti, riusciamo a capire quanto quello che ci circonda sia effimero e possa sgretolarsi, disperdersi nel vento come tanti granelli di sabbia quando meno ce lo aspettiamo.

Un bellissimo romanzo, fluido, emozionante, avvincente. L’atmosfera è quella d’altri tempi, quando la galanteria ed il rispetto, la cavalleria e l’onore riempivano salotti austeri, viali alberati, ville sontuose.

Maggie, di cui, come nel perfetto romanzo di formazione, seguiamo l’evolversi da ragazza a moglie, poi madre ed altri ruoli che il destino le riserva, incarna una femminilità ormai sbiadita. Elegante senza essere ostentata, educata e rispettosa dell’etichetta, leale e nobile nel portamento.

Ne siamo rimaste subito affascinate. Il suo temperamento a volte impulsivo, altre lungimirante e riflessivo, cresce con lei e si arricchisce delle esperienze di vita. I suoi sogni non sono castelli in aria ma si ancorano alla realtà senza perdere lo scintillio del desiderio.

Si intravede una resilienza nel suo cuore che la aiuta a superare le grandi prove che l’attendono e che lasceranno il lettore a bocca aperta.

Nei libri di impronta così classica, spesso la trama è un po’ lenta, quasi diluita. Al contrario in Castelli di sabbia il ritmo è frizzante, teso in alcuni passaggi.

I personaggi che animano la storia sono pochissimi ma tutti indispensabili e perfetti nel loro ruolo. Non possiamo dirvi molto senza rovinare le soprese che hanno reso a noi la lettura così interessante e coinvolgente. Possiamo però sottolineare come le tre figure maschili che ruotano intorno a Maggie rappresentino tre aspetti caratteriali nettamente distinti con cui la protagonista deve approcciarsi in maniera differente.

Howard così pragmatico e razionale, uomo integro e concreto; Pierce vivace e brioso, giovane sognatore e immaturo ed infine Lord Revelstone, amareggiato e disilluso, pessimista e malinconico. La bella Maggie ha la giusta intelligenza per capire i tre temperamenti e per poter creare un solido legame con ciascuno di loro. Maggie nel giardino dell’anima altrui  si muove con grazia e tatto tra i sentimenti che albergano in ogni cuore, delicati come fiori.

“…quando vi incontrai per la prima volta ero un uomo acido e  cinico, perché ero stato ingannato da una donna, una povera e debole donna; ero urtato contro la vita, mi beffavo di tutto. Ma voi mi avete insegnato a credere nella bontà, nell’amore, nel coraggio”

Ella cerca quell’affinità spirituale che conta molto più della passione e dura tanto più di qualsiasi amore giovanile ma i castelli che si costruisce si rivelano friabili come sabbia e le scivolano via dalle dita al primo colpo d’aria.

Dalla casa editrice di Scrittura & Scritture abbiamo letto sempre piccoli gioielli. Questo romanzo, parte della collana VociRiscoperte, rivede luce dopo tanto tempo per chiedere la giusta notorietà che si merita. Ha tutto il nostro appoggio.

Lo consigliamo a chi ama i classici, a chi cerca trame coinvolgenti ed avvolgenti. Sicuramente amato dai lettori di storie equilibrate e fluide dove i colpi di scena non mancano, lasciano scioccati il tempo di voltare pagina per leggere affamati un’inaspettata continuazione.

 

 

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