Storia della bruttezza a cura di Umberto eco. Un saggio spettacolare

Il brutto non come contrario del bello ma con una storia a sé.

Storia evolutiva, multiforme, indipendente.
Il brutto della religione, che racchiude il peccato e il male
Quello della letteratura come nemico, antieroe, della poesia, della pittura e scultura.
In tutte le arti il brutto è stato una presenza costante, un archetipo irrinunciabile.
È stato associato al diavolo, alle malattie, a ciò che non si conosce, alla disarmonia, alla diversità.
Il brutto si è evoluto, è cambiato, ha assunto forme e modi diversi per esprimersi nel corso della storia.
Per rimanere in tema letterario il brutto lo troviamo negli stranieri nemici di James Bond di Fleming, nella Cosa di Lovecraft, nelle streghe del Macbeth di Shakespeare, nel Mondo perduto di Doyle, in Mc Grath.
Il brutto è sublime quando è qualcosa di esterno a noi ma che non ci può nuocere direttamente e che ci repulsa tanto quanto ci attrae, come una tempesta ad esempio.
Il brutto è anche perturbante quando non deforma la realtà ma la rende incerta dal punto di vista intellettuale, inconsueta come potrebbe esserlo per esempio l’apparizione di un fantasma.
Quello che cura Eco è un vero capolavoro. 
Il concetto del brutto ha permeato la medicina, la fisiognomica.
Ha attraversato la storia, si è evoluto seguendo scoperte, dinamiche, cambiamenti.
Ha assunto forme molteplici e significati disparati
Vi stupirà leggere le ultime pagine del saggio in cui vengo riportati alcuni pareri in negativo di opere che noi oggi troviamo inattaccabili
Le stroncature di Jane Eyre, della ricerca di Proust, della Divina commedia, di Clark Gable, del diario di Anna Frank.
Questo proprio a dimostrazione dell’evoluzione che il concetto di brutto ha avuto e continua ad avere nel tempo.
Meraviglioso saggio costellato di immagini e soprattutto pieno di estratti tra testi di letteratura, arte, estratti di manifesti e dichiarazioni.
Curato in ogni dettaglio, esplicativo, denso di spunti da approfondire.
Un libro da sfogliare o leggere assiduamente, da consultare ogni tanto o da sottolineare tutto.
È stato un acquisto a scatola chiusa. Lo avevo sfogliato distrattamente e le immagini mi avevano colpita.
Ben 460 pagine fitte e curate, dove la sapienza di Eco, la sua vasta cultura, ricostruiscono l’evoluzione di un concetto comune come la bruttezza da un lontano passato sino ad oggi.
Un saggio sicuramente impegnativo, forse non per tutti.
Mai avrei pensato di avere tra le mani un testo di nicchia così esaustivo e minuzioso.
Vale la pena senza riserve.
Autore: a cura di Umberto Eco
Edizione: Bompiani
Pagine: 460
Prezzo: eur 16.00
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