Agnes Grey di Anne Bronte

Agnes Grey

Autore: Anne Bronte

Editore: Editori Riuniti Albatros 1989

Agnes Grey è figlia di un pastore e dI Alice, una giovane ragazza ricca punita dalla famiglia, per il matrimonio non voluto, con la perdita di tutti i suoi beni.

La famiglia quindi non naviga in buone acque e quando un giorno il Sig.Grey fa un investimento sbagliato, cade irrimediabilmente in disgrazia. Agnes, per non aggravare ulteriormente le economie domestiche, decide di trovarsi un lavoro.

Siamo nell’epoca vittoriana e le donne per mantenere una buona reputazione hanno molte poche scelte a disposizione, una di queste è l’istitutrice.

 

Il primo anno di attività Agnes lo svolge presso la famiglia Bloomfield. I genitori, ricchi e di poca gentilezza, non si occupano molto dei figli che crescono viziati, disobbedienti ed aggressivi. La ragazza fatica a trovare un dialogo con loro che la trattano irrispettosamente.

Poi Agnes trova posto presso i Murray. Questi inizialmente sembrano migliori della precedente famiglia, con due graziose figlie da educare. In realtà, sotto vestiti sfarzosi e mobili antichi, lo spessore umano è sempre lo stesso. Maleducazione, vanità, superiorità sembrano essere costanti nelle famiglie di un certo rango. Agnes è delusa, amareggiata. Si ritrova emarginata in una grande casa e trattata con freddezza anche dalla stessa servitù.

Durante un pomeriggio di svago, ove Agnes legge la Bibbia ad una anziana ed ipovedente signora, la ragazza conosce il parroco Edward Weston.

Tra i due nasce subito una simpatia che, seppur spontanea ed innocua, suscita invidia e gelosia. Purtroppo il padre di Agnes si ammala e la ragazza è costretta a lasciare il lavoro ma soprattutto la tenere amicizia nata con Edward per tornare a casa.

Inizialmente tutto sembra perduto ma il destino a volte si inchina difronte ad anime miti, pacifiche e rispettose, cospargendone il cammino della vita di petali e fiori.

La canonica vicino casa di Agnes ha un nuovo parroco che la giovane accoglie a braccia aperte e con una largo sorriso.

Una dolcissima storia, semplice, pulita. Belle le descrizioni del paesaggio e dei personaggi che emergono  nella loro indole più profonda proprio per darne subito al lettore un quadro chiaro.

Un tono lievemente autobiografico, poiché la scrittrice stessa fece  esperienza come governante e questo le servì nella stesura del romanzo per riportare le sue impressioni personali, le sensazioni che le ispirava il clima lussuoso in cui si muoveva. L’esperienza le ha permesso di descrivere in maniera sottile e precisa le dinamiche che si svolgeva all’interno delle case nobili e quanta dissoluzione e poca umanità ci fosse sotto una coltre luccicante di lusso.

Consigliato a chi ama le storie romantiche, lineari e semplici. A chi cerca una lettura non impegnativa ma ben scritta. Adatto a chi cerca, oltre a personaggi interessanti, anche un contesto storico che non appesantisce la trama ma comunque arricchito di particolari.

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