Walden di Henry David Thoreau

Titolo: Walden. Vita nel bosco

Autore: Henry D.Thoreau

Editore: Feltrinelli

Pagine: 328

Prezzo: eur 10.45

 

“Non ci può essere malinconia nera per colui che vive nel mezzo della Natura, con i sensi tranquilli. Non c’era mai stata una tempesta che non fosse musica eolia per l’orecchio sano e innocente.”

Siamo attente all’ambiente, nel nostro piccolo cerchiamo soluzioni sostenibili ma non possiamo definirci delle fanatiche.

Abbiamo girato intorno a questo libro per lungo tempo senza sapere cosa aspettarci. Quando abbiamo iniziato a leggerlo è stata una delusione.

Ci eravamo immaginate una storia, quella di un uomo che decide di vivere nella natura spalancando gli occhi su come anche un piccolo gesto possa fare la differenza. L’idea era di sentirci a nostra volta avvolte da un quotidiano alternativo e fattibile.

Invece no.

Questo libro è un po’ documentario, un po’ saggio, un po’ diario e un po’ storia.

Tra il 1845 e il 1847 Thoureau decise di vivere in un bosco, quello di Walden. Un  mondo così sconosciuto ma in perfetto equilibrio dove la semplicità si svela come grande ed unica ricchezza.

“Ci incontriamo all’ufficio postale, alla riunione e intorno al caminetto ogni sera; viviamo attaccati, ci togliamo spazio a vicenda, e inciampiamo l’uno nell’altro; e penso che così perdiamo un po’ di rispetto reciproco”

I ritmi diversi, la lontananza dalle comodità, la necessità di osservare ed imparare dalla natura, spalancano alla mente scenari alternativi, decisioni possibili, scelte diverse.

Ed ecco che il libro si trasforma in un trattato di ecosostenibilità, base e ispirazione dei movimenti moderni.

Numeri, ragionamenti, resoconti del raccolto e piccoli episodi di vita quotidiana nel bosco diventano il trampolino di lancio per ragionare sulla società dell’abbondanza, sulle false mode, sullo spreco.

Dal naturalista al contabile, dall’agricoltore all’intellettuale, Thoreau assume tanti ruoli diversi e dispiega il suo pensiero sempre più convinto che l’essenzialità come stile di vita e forma mentis non è privazione ma solo maggior consapevolezza di cosa ci circonda.

Molto interessante ma anche difficile. La prosa non aiuta sia per il cambio continuo di registro che per la scarsa fluidità.

In realtà un vero intreccio non c’è. Si tratta di stralci, riflessioni legate al tema comune dell’ambiente ma fra loro distanti.

Non è stato semplice arrivare fino in fondo. Ci siamo riuscite perché si avvertono tra le righe gli scottanti temi ecologici di oggi, si afferrano riflessioni importanti e concetti su cui soffermarsi.

Lascia stupiti apprendere come oltre un secolo fa la sensibilità verso la natura c’era come c’erano gli stessi problemi che si affrontano oggi. Problemi che si trascinano nel tempo diventando sempre più allarmanti.

La lettura la consigliamo perché secondo noi anche poche pagine possono gettare un seme dentro chi volta le spalle all’ecosostenibilità. Magari questo testo potrebbe trasformarsi per alcuni in un trampolino di lancio per approfondire l’argomento.

Thoreau ci ha messe a dura prova perché rimanergli fedeli fino alla fine è stato faticoso ma il libro si chiude con soddisfazione e quel pizzico di consapevolezza in più che dovrebbe renderci migliori

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