Un pezzettino di Procida a casa nostra

Titolo: Amma cucenà
Autore: Valeria Di Meglio, autrice di parole su carta e sul web. Vi lasciamo il link al suo blog. Cliccate il cuoco qui sotto!
Editore: Estemporanee edizioni
Pagine: 192
Prezzo: eur 13.30
Estate, le barche rientrato al porto cariche di pesce. Gli uomini strillano la merce mentre la gente aspetta con le idee chiare.

Gli spaghetti con le patelle. Un evento. Sentite il profumo?

Il vino che sfuma in padella, i datterini che sfrigolano.
Natale, il re della tavola è il carciofo in tutte le sue forme. Come contorno, primo o antipasto prelibato, domina la tavola soprattutto in veste dorata con una pastella che i procidani arricchiscono con un ingrediente speciale.
Durante le feste le cucine diventano testimonianza di comunità ancestrali, scrigni di sapori mai dimenticati.
Valeria, l’autrice di questo piccolo pezzo di Procida che teniamo tra le mani, è come se ci avesse inviato a cena.
La immaginiamo che stende un rotolo di pasta fresca, da riempire con ricotta e spinaci. Ogni tanto gira la besciamella sul fuoco, poi riprende il mattarello in mano.
Quanti ricordi le riaffiorano alla mente, quante cose ci racconta.
Un aneddoto dietro l’altro, San Biagio che protegge la gola quando riceve la pagnottella dolce (e la ricetta va provata no?), la zuppa col pesce scappato, il sublime casatiello.
La pizza di scarole! Che buona cotta in padella, rivisitata in tanti modi ma la ricetta qui ha un segreto, un cuore speciale
Tra le pagine si mescolano ingredienti e tradizioni, stralci di un’infanzia come non se ne fanno più, quando c’era il tempo per le preparazioni lunghe, le ore davanti ai fornelli.
Pian piano si delinea una comunità procidana tangibile, archivio storico di usi e costumi.
Le tradizioni sono il collante delle famiglie, momenti innegabili che tengono il gruppo coeso, le diversità azzerate.
Valeria ci parla di rituali collettivi. Tra disegni, ricette e ricordi questo piccolo libro entra affettuosamente nelle case, si presenta con vesti semplici e proprio per questo si accoglie come un amico.
Fluido, intimo, familiarmente descrittivo.
Già lo immagino sfogliato in qualche cucina, dove gli ingredienti sono semplici e genuini e si ha voglia di fermare il tempo per stare insieme, per riunirsi a tavola.
Molto grata di averlo letto, di essermi affacciata su Procida.
E comunque questo Natale non sfuggo, farò gli struffoli di Valeria
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