“La presenza di Maigret al Majestic aveva inevitabilmente qualcosa di ostile. Era come un blocco di granito che l’ambiente rifiutava di assimilare”.
Buongiorno, il nostro caffè oggi è in compagnia di Maigret con
“Pietr il Lettone” di G. Simenon.
Questo romanzo fu il primo ad essere pubblicato nel 1931, con protagonista il commissario Maigret.
Iniziamo a conoscere meglio il personaggio.
Maigret è un uomo del sottosuolo, può frequentare senza difficoltà quartieri sordidi dove si nasconde una vita turpe, può decidere di seguire appostamenti tenaci, silenziosi, lunghi, che possono durare giorni. Maigret è un plebeo, ma di intelligenza sopraffina.
Questa volta lo vediamo impegnato nella cattura di Pietr il Lettone abile falsario, raffinato truffatore ricercato in tutta Europa per falsificazioni di assegni e titoli.
Maigret lo individua, lo segue, gli fa sentire la sua presenza ma non lo cattura subito.
Inizia un silenzioso e freddo braccio di ferro tra lui e il criminale.
I due si osservano, si conoscono e si riconoscono, ed entrambi aspettano un passo falso l’uno dell’altro.
La tenacia, la perseveranza, la lucidità mai persa di Maigret, faranno la differenza immobilizzando il criminale che cadrà in trappola senza scampo.
Un racconto che all’inizio può apparire confuso con intrecci a tratti nebbiosi ma che invece si va a rischiarare verso la metà, per evolvere in un finale teso ed inaspettato.
Ormai è ufficiale, amiamo Maigret.