Un caffè con il viceispettore Vanina Guarrasi

Cristina Cassar Scalia ed il suo ultimo libro
Può un fiume scorrere sotterraneo nelle viscere di una città ed essere lo scenario di un delitto?
A Catania, città dai mille volti, poliedrica e magica, sì.
Vanina Guarrasi, viceispettore di Catania viene chiamata a risolvere il suo quarto caso, che stavolta più che mai appare indecifrabile.
Un amato e stimato professore di filosofia viene trovato ucciso nel letto dell’Amenano, il fiume che scorre sotterraneo dopo essere stato sepolto dalla lava secoli prima.
L’ amore per la verità, l’ostinazione e il desiderio di capire ogni mistero che caratterizzano Vanina saranno la spinta ad indagare senza sosta.
Questa volta non può muoversi liberamente perché è sotto scorta per una pesante minaccia ricevuta. Si sente mutilata in parte negli spostamenti, è insofferente ma nonostante ciò riesce  scavare nella rete familiare del professore, nella sua vita privata e in un passato segnato da ideali a volte scomodi e pericolosi, fino ad arrivare alla scoperta  dell’assassino e del suo squallido movente.
Ancora una volta Vanina ci ha catturato con la sua ruvida fragilità, con la sua integrità intellettuale e il suo amore per la giustizia.
Ancora una volta ci siamo innamorate di Catania, città pulsante che vive sotto l’influsso focoso della “muntagna”, addolcita dalla bontà di un iris caldo al cioccolato e di una raviola di ricotta.
Ancora una volta abbiamo ritrovato con piacere i personaggi, e le loro storie, che ruotano intorno a Vanina.
Ancora una volta siamo state con il fiato sospeso, soffrendo sulle spine per la storia d’amore ancora chiusa nel suo cuore.
Un libro divorato in pochissimi giorni con l’unico difetto che troppo presto si arriva alle ultime pagine.
Ora dobbiamo di nuovo aspettare…
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