Tre di Valérie Perrin

Titolo: Tre

Autore: Valérie Perrin. Già autrice acclamata del romanzo “Cambiare l’acqua ai fiori”

Editore: e/o

Pagine: 624

Prezzo: eur 18.05 su IBS

 

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

“Passiamo accanto a storie e persone che avrebbero potuto cambiarci la vita senza vederle a causa di un malinteso, di una copertina, di un riassunto sbagliato, di un atteggiamento prevenuto. Per fortuna certe volte la vita insiste”

Nina, Etienne e Adrien, accomunati da una falla nella figura paterna.

Una piccola cittadina francese, dove chi guarda al futuro trova foschia. Poi un giorno una macchina ripescata dal fondo del lago.

Viene a galla il passato, una storia che era meglio lasciare sommersa, sul fondo dell’oblio.

Sempre Nina, Etienne e Adrien. Sempre tre, uniti, inseparabili. Lei al centro, uno a sinistra, l’altro a destra. Lo sguardo nella stessa direzione.

Nina la testarda

Etienne l’irriverente

Adrien il suscettibile

La scuola, poi il lavoro, la scelta del lavoro, l’amore. La vita li separa ma li tiene su strade parallele. Ad un certo punto un vuoto, come un burrone. Destino infame.

Silenzio, imbarazzo, domande e supposizioni. Ma quel “tre” non si scinde, non si dimentica. E’ come un legame di sangue. una fratellanza elastica. Quella macchina ripescata dall’acqua riporta a galla tante altre cose, troppe, è come un sipario che si apre su quel “tre”.

“E se un giorno dubitassi di me

Ho un pegno d’amore, la prova del tre…”

E’ una voce dietro le quinte che ci racconta di tutto ciò. Pacata, sempre vicina eppure invisibile, sempre presente eppure innominata: Virginie.

La trama è bella, ben intrecciata, studiata nei minimi dettagli anche se non supera secondo noi la bellezza del primo romanzo.

Lì avevamo trovato un dolore che veniva fuori pagina dopo pagina per trasformarsi in una eco lontana. Qui è la vita nella sua interezza che parla, gli intrecci loschi del destino, le fatalità.

Lo stile è sempre carezzevole, meno poetico del primo romanzo ma ugualmente magnetico.

La meravigliosa capacità di questa scrittrice rimane il saperti sorprendere senza possibilità di prevederlo. Il colpo arriva come uno schiaffo in pieno viso da uno sconosciuto. A volte più leggero, altre più forte da lasciare il segno.

La Perrin è una di quelle autrici che ti costringe ad interrompere la lettura e stringere il libro al petto, esclamando “ma veramente??”.

Un romanzo equilibrato e avvolgente che vale la pena leggere, farsene conquistare e stupire. Una scrittrice che con i suoi due libri ha catturato la nostra attenzione e guadagnato stima pertanto continueremo a leggerla, speriamo presto.

Qui sul blog trovate anche la recensione di “Cambiare l’acqua ai fiori

 

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