Nato il12 dicembre 1821
Gustave Flaubert ha vari scritti a sua firma ma nella letteratura viene ricordato soprattutto per Madame Bovary
Se non lo avete mai letto, sicuramente ne avrete sentito parlare.
Nonostante sia un romanzo pubblicato nel lontano 1856, Madame Bovary porta con sé temi attualissimi. La sua protagonista, Emma, è l’emblema della donna che ad ogni costo cerca di realizzare i suoi sogni e non si accontenta dello scialbo amore mediocre cui il destino l’ha costretta.
Conoscete la storia?
Rimasto vedovo, l’ufficiale sanitario Charles Bovary si sposa nuovamente con Emma, figlia di un fattore.
La giovane, sognando una vita raffinata e di agi, rimane delusa dalla banalità delle giornate che l’attendono, diventando vittima di una crescente oppressione.
«Una di quelle felicità complete che appartengono soltanto alle occupazioni mediocri, le quali divertono l’intelligenza con difficoltà facili a sormontarsi e la saziano in una realizzazione di là dalla quale non vi sono sogni».
Nei libri assapora ciò che le piacerebbe vivere e questo rende ancor più amaro il suo rapporto con il marito.
Quest’ultimo si accorge dell’infelicità della moglie e decide di trasferirsi sperando in un miglioramento. Il nuovo ambiente in realtà fornisce ad Emma ancora più assaggi di ciò che non può avere. La donna si lascia corteggiare da vari spasimanti e cade vittima di amori passeggeri ma molto intensi che la lasciano sempre profondamente delusa.
Non trovando conforto nell’amore Emma si abbandona ad altre scappatoie che, senza rendersene conto, la portano ad una situazione imbarazzante e senza via d’uscita se non l’umiliazione da confessare a Charles.
L’epilogo è tragico. Una drammaticità che non ha nulla di eclatante ma è il naturale corso di una vita consumata a desiderare ciò che non si può avere costruendo castelli di bugie e segreti.
Qualche curiosità.
Sembra che Flaubert si sia ispirato ad un fatto realmente accaduto nel narrare la sposa traditrice, il patrimonio dilapidato ed un marito vittima (apparentemente) del disamore.
Egli non si mise freni nello scrivere questa storia che inizialmente era molto ma molto più lunga. Il manoscritto subì tagli vari per renderlo più adatto alla pubblicazione. Alcuni di essi furono dovuti alla censura.
Infatti gli argomenti trattati con schiettezza, alcuni dialoghi che andavano diritti al punto mostrando pregi e soprattutto difetti di una vita domestica borghese che invece voleva essere perfetta, crearono grande scandalo.
Flaubert venne processato per questo romanzo e solo per poco assolto.
Non c’è recensione di questo libro qui sul blog perché lo abbiamo letto tantissimo tempo fa. Abbiamo però tenuto a riportare un estratto che rispecchia perfettamente il contenuto di un romanzo che da voce alla donna che chiede appagamento e amore, rifuggendo dallo squallore e dalla superficialità. Desiderio che accomuna un po’ tutte noi…