Nato il 09 dicembre 1957
Di lui abbiamo letto per ora solo 2 romanzi:
L’Avversario: tratto dalla vera storia di Jean-Claude Romand che uccise moglie, figli e genitori per poi tentare il suicidio. Un uomo che per 18 anni ha finto di lavorare come medico, uscendo tutte le mattine e creandosi attorno una vita di sole bugie e segreti. Carrère lo ha conosciuto e gli è stato vicino al processo, parlando, ascoltando, cercando di ricostruire cosa può averlo portato ad una situazione così estrema come il gesto brutale verso i suoi cari, spinto dalla vergogna di essere scoperto. Cliccate sul titolo per leggere il nostro articolo dettagliato
La settimana bianca: la storia inquietante del piccolo Nicolas che solo esteriormente assomiglia ai suoi coetanei. Durante la settimana di vacanza sulla neve, organizzata dalla scuola, alcuni fatti del posto lo rendono insofferente, portando alla luce il disagio che alberga nella sua mente, gli incubi da cui è impaurito, il libro da cui è ossessionato. In un crescendo di tensione Carrère ci porta al limite della pazzia, lasciandoci capire il fragile e labile confine tra l’apparente normalità e l’inferno interiore. Anche qui, cliccate il titolo per leggere la recensione.
Vi consigliamo entrambi perché la scrittura di Carrère è magnetica.
Fluida, equilibrata e incatenante, la sua prosa rende difficile staccarsi. I contenuti sono originali, studiati e nulla è lasciato al caso. Licenze poetiche a parte, istilla il dubbio di incontrare i suoi personaggi per strada e la paura di riconoscerli.