Storie degli anni 2000 di Valerio Chiolini

Titolo: Storie degli anni 2000

Autore: Valerio Chiolini. Giovane ed appassionato maestro della scuola primaria, papà di famiglia, catechista nella sua parrocchia  e scrittore per giovani lettori. Di lui abbiamo già apprezzato “Storie da Favola” vol 1.

Pubblicazione: Agosto 2019

Pagine: 189

Prezzo: 8.90 euro

  • Copertina: ♥♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

 

“Storie degli anni 2000 raccoglie le più diverse tematiche della nostra quotidianità: preziosità dell’acqua, tossico-dipendenza, vita virtuale, abbandono degli animali, energie rinnovabili, raccolta differenziata e tanto altro. Ognuna di queste storie possiede due finali, da poter scegliere e su cui riflettere. Un modo alternativo per discuter,e per porsi le giuste domande al fine di agire efficacemente ogni giorno in relazione alle nostre possibilità.

Un testo per tutti, bambini, ragazzi o adulti perché per cambiare il mondo non bisogna sempre aspettare gli altri, ma possiamo essere noi stessi i pionieri di un futuro migliore”

 

C’era una volta un maestro che nel suo lavoro metteva passione, entusiasmo e fantasia. I suoi piccoli studenti, spugne emotive di mille storie, trovavano in lui una fonte inesauribile di idee e progetti nei quali, come per magia, lo studio entrava di soppiatto, i compiti in punta di piedi.

Questa scuola non è immaginaria, c’è in una città grande e caotica come Roma. Questo maestro esiste, in carne ed ossa e riesce a trasmettere la conoscenza non solo delle materie ma della vita. Ti guarda negli occhi e ti spalanca un mondo raggiungibile e meno aggrovigliato di quello che è.

In questa serie di racconti, il maestro Valerio Chiolini spazia senza confini, toccando temi giganti e difficili, pericolosi e spaventevoli. Lo fa però con delle storie a cui tutti i bambini possono avvicinarsi senza paura. Lo fa con personaggi di fantasia, dai nomi bizzarri e dal linguaggio a volte buffo, li rende protagonisti di piccoli sketch che centrano il punto, arrivano al cuore e ti lasciando in sospeso davanti a due strade.

Infatti, caratteristica originale del libro sono i due diversi finali che ogni racconto porta con sé, finali belli o meno, giusti o meno ma entrambi specchio di realtà possibili. Il bambino può scegliere quale strada seguire, può tirare ad indovinare o leggerli tutti e due e poi decidere quale gli piacerebbe di più.

E’ un testo che i giovani lettori possono affrontare da soli ma sarebbe ancor più prezioso se al loro fianco ci fosse un adulto in grado di seguirli nell’incontrare le tematiche trattate, cercando di guidare saggiamente le emozioni e le idee che nelle loro piccole menti vorticheranno confuse.

Lungo il cammino in cui Valerio ci ha guidato abbiamo conosciuto tanti volti, Doria la scora nucleare, Cicca e Straccia nella città di Buttasecchio, Rino Tempera e Gino Biro alle prese con un Codice di Procedura tutto spleciale. Protagonisti  di poche pagine ma messaggeri di profonde riflessioni.

Siamo rimaste colpite soprattutto da due racconti in particolare. Il primo si intitola L'(in)utile vecchiaia in cui in maniera delicata e sensibile Valerio ci parla dei nonni, della loro importanza e di come a volte il ruolo meno attivo che la società gli conferisce con il passare degli anni venga sottovalutato proprio da quei giovani che più ne trarrebbero beneficio.

L’altra storia emotivamente vibrante è Digitalmente vivi. Come mamme di bambini preadolescenti, tirati a forza da un contesto digitale alientante ed asettico, pena l’esclusione sociale, abbiamo trovato nelle parole dell’autore una voce alle nostre paure di cui spesso ci sentiamo imbarazzate perché non in linea con la società di oggi. Valerio riesce a tradurre i nostri pensieri e i nostri dubbi in una favola che, se da un lato sembra sdrammatizzare i contenuti, in realtà li mette in luce e  ne evidenzia la drammaticità.

Questi racconti sono brevi flash di un mondo che sta sbiadendo e di ciò che sta invece prendendo il sopravvento. Un binocolo del futuro che ci impone attenzione, riflessione e soprattutto azione. Ognuno di noi può essere pioniero di un miglioramento che, se fatto assieme ad un bambino,  rappresenterebbe un mattoncino di  consapevolezza nei confronti del nostro pianeta.

 

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