Seduzione, ambizione e lealtà secondo Dumas

Cari lettori

sul blog già troverete la recensione su “I Tre Moschettieri”, un romanzo perfetto che non ha età né tempo, spiazzando la letteratura contemporanea con la sua grandissima forza.

In oltre 600 pagine, la penna di Dumas ha caratterizzato con sapienza e ironia, sagacia e finezza, alcuni personaggi memorabili. Nel corso della lettura abbiamo raccolto dettagli e notizie su alcuni di loro.

Sono diventati indimenticabili e per questo qui di seguito vi lasciamo un pezzetto di loro sperando possano chiamarvi al romanzo, dimostrandovi poi quanto ne sarete coinvolti.

“Porthos stese la mano, e i quattro amici ripeterono ad una voce la formula dettata da D’Artagnan: – Tutti per uno, uno per tutti – …”
Questa frase racchiude l’essenza di questi tre personaggi, o meglio quattro.
Una frase diventata universale, un motto usato come emblema di amicizia, quella cieca, incondizionata, o come simbolo della solidarietà tra uomini ma anche tra donne in seguito.
I Moschettieri in fondo sono un unico corpo composto da più organi,  un tessuto composto da più fili, una macchina in cui in sintonia tutto funziona alla perfezione.
Ognuno mette quello che possiede, così quando è necessario il coraggio e  il sangue freddo è Porthos a farsi avanti.
Se invece è il momento della riflessione è Aramis a mettere a disposizione il suo equilibrio e nei momenti in cui serve essere socievoli e ciarlieri, solo Athos sa essere il migliore.
E D’Artagnan? Lui è il filo che li lega è il collante che li unisce, è il ricordo della loro giovinezza, è la purezza, l’ingenuità, l’irruenza.
Dumas attraverso questi personaggi ci parla di amicizia, di fiducia, di solidarietà e di sincerità, valori nascosti tra le righe del racconto, che il lettore può trovare come  piccole gemme preziose.
Una lettura indimenticabile.
Il cardinale Richelieu è tutto tranne che un ecclesiastico.
Il suo unico interesse è il potere. Apparentemente sottomesso ad un re, Luigi XIII°,  è invece lui che manovra e muove i fili di ogni cosa, comprese le decisione regali.
Feroce, spietato, vendicativo non vuole essere sottoposto  a nessuno tanto meno alle  regole divine.
Crea una rete di amici e spie in ogni luogo, nessuno è inaccessibile a lui  e la sua lunga mano può arrivare dappertutto.
Sa e conosce ogni intrigo di corte,  tutto può essere utile per avere adepti,  per ricattare e tenere in pugno molte vite.
La gente lo teme, un suo cenno può essere letale, una sua parola può essere la rovina.
Apparentemente apprezza  e stima i  moschettieri ma in segreto li disprezza dando valore solamente alla sua guardia, come strumento di supremazia e prestigio.
Sa adulare se serve, sa essere freddo e spietato quando è necessario, calcolatore in ogni occasione,  sa mantenere lucidità e fermezza in ogni circostanza.
Non perde mai il comando, non tralascia mai un particolare che potrebbe essere utile. E’ una macchina politica, un uomo senza scrupoli, alimenta un’ambizione senza misura  e mostra una maschera senza  nessuna crepa da cui si possa intravedere una debolezza o un cenno di umanità.
Dumas genio, scrittore perfetto,  con questo personaggio ci mostra un aspetto umano terribile, la paura e il terrore di chi essendo debole  è oppresso, e il piacere di chi, forte del suo ruolo opprime, senza scrupolo.
Milady è un personaggio sorprendente.
Fa la sua comparsa all’inizio del romanzo e sembra una figura quasi secondaria. Man mano che la narrazione prosegue, Milady acquisisce personalità, forza, fascino, potenza fino agli ultimi capitoli in cui è quasi la protagonista.
Dumas abile, ci mostra le sue carte lentamente, ci svela con indolenza e senza fretta  la sua storia passata, per poi spiazzarci  e sorprenderci con rivelazioni inaspettate, in un crescendo senza pausa fino a mostrare il personaggio nella sua completezza.
Milady è la seduzione, il potere della bellezza usata come arma letale. E’ la capacità di manipolare, è l’inganno, la perfidia.
Milady è la falsità con cui raggira chi le sta vicino. E’ la cattiveria senza scrupolo con cui sacrifica chi non le serve piu, è l’erotismo emanato solo da uno sguardo.
Milady è ambigua, fortissima, magnetica che sconvolge il lettore, che lo turba e lo stordisce con  il suo fascino . Capace di imbrigliare chiunque con il suo candore, capace di incantare senza parlare con la sua pudicizia, capace di affabulare con i suoi racconti, Milady  è un personaggio esplosivo che solo Dumas poteva concentrare ed estremizzare senza errori il concetto di seduzione.
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