Pat di Silver Bush – L.Maud Montgomery

Titolo: Pat di Silver Bush

Autore: Lucy Maud Montgomery, (1874-1942), straordinaria e prolifica scrittrice canadese, originaria di Prince Edward Island, nota principalmente in Italia per la celebre saga di Anne of Green Gables (“Anna dai capelli rossi”), ha pubblicato in vita oltre venti libri, più di cinquecento racconti e cinquecento poesie e completato dieci volumi dei suoi diari (tra le opere più celebri, ricordiamo la trilogia di Emily of New Moon, la saga di Pat of Silver Bush, i romanzi Magic for Marigold e Kilmeny of the Orchard). Tradotta e letta in tutto il mondo, nessun altro scrittore canadese ha più raggiunto un tale successo e notorietà internazionali. Nel 1943 è stata designata come “Persona di significato storico nazionale” dal Governo canadese

Editore: Jo March

Pubblicazione: aprile 2019

Pagine: 343

Costo: eur 15.00

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

 

“Sull’Isola del Principe Edoardo, un luogo di limpida bellezza, c’è una vecchia e adorabile tenuta incastonata fra le betulle d’argento, è la fattoria di Silver Bush, dove la piccola Patricia Gardiner vive felicemente insieme alla sua famiglia.

Per Pat nulla al mondo è più prezioso della sua casa e della natura incontaminata che la circonda, dove si avventura insieme agli amici Jingle e Bets alla scoperta di incantevoli angoli nascosti, per poi far ritorno nell’amata cucina di Silver Bush; qui l’aspetta la simpatica governante  Judy Plum, sempre pronta a sfornare qualche prelibatezza e a raccontare incredibili storie.

L’infanzia spensierata  non può durare per sempre, il tempo porta inevitabilmente con sé imprevedibili cambiamenti…e, per quanto tenti di opporsi, Pat si trova alle prese con l’avventura più bella e difficile di tutte  crescere”

 

Ero ben consapevole che immergersi nelle storie della Montgomery avrebbe significato un’atmosfera fiabesca ed incantata, paesaggi animati e personaggi da favola della buonanotte.

Ma è proprio questo che cercavo. Un romanzo semplice, fantasioso, che ti porta via dalla realtà sin dalle prime righe e ti restituisce al presente con la leggerezza che rilascia questo tipo di lettura.

Silver Bush è una collina circondata da un bosco di betulle bianche come la neve, da qui i il nome “boscaglia d’argento” tradotto in italiano. Tutt’intorno c’è la natura, nelle sue indescrivibili sfumature. Alberi e piante ad incorniciare distese di altre colline. Fiori, cespugli, sentieri nascosti, un rivo d’acqua che scorre rumoroso.

In questo paradiso vive la piccola Pat. Una bambina esile, dal viso pallido ed i capelli un po’ crespi. Di lei non rimane forse impresso l’aspetto bensì il carattere. E’ gaia, affettuosa, capace di amare cose e persone con una intensità fuori dal comune.

Questo suo “sentire” lo si trova dalle prime pagine del libro ed accompagna la sua crescita, sino ai 18 quando si conclude la storia, sfumandosi solamente negli spigoli più aguzzi ma lasciando il suo animo sempre passionale e  sensibile.

Pat vive in perfetta comunione con la natura. Afferra particolari per altri insignificanti, cattura con gli occhi colori e ombre dell’ambiente circostante e dona vita a tutto ciò che vede. La stessa Silver Bush non è per lei semplicemente una casa ma una creatura che sente, soffre e gioisce.

Per questo motivo ogni più piccolo cambiamento per Pat è una tragedia,  sia un matrimonio, lo spostamento di un mobile, il taglio di un albero.

Il ruolo del lettore è proprio quello di accompagnarla durante la crescita e la difficile e dolorosa gestione del suo grande cuore che si scontra con gli inevitabili bivi del cammino della vita.

Al suo fianco, una presenza costante e solida: la governante Judy. Una donna materna e singolare che arricchisce ogni sua conversazione con credenze popolari e aneddoti bizzarri, ognuno dei quali nasconde un monito o un consiglio. Sarà per tutto il romanzo una figura onnipresente e di conforto per Pat, più degli stessi genitori che hanno avuto sempre un ruolo marginale nell’educazione e crescita della bambina.

Oltre all’anziana domestica altri due personaggi affiancano Pat. A loro la Montgomery affida un simbolismo profondo e importante. Al primo l’empatia e affidabilità che supera qualsiasi ostacolo di età, estrazione sociale, sesso. Al secondo affida la caducità, la temporaneità della vita.

Attraverso loro, Pat cresce, si misura con sé stessa e prova a scendere a patti con quei cambiamenti che teme tanto.

Lo scenario è sempre magico; uno sfondo incontaminato di colori e profumi che sa di fiaba.

Anche questa volta la scrittrice ha connotato la protagonista con l’appartenenza ad un luogo. Non è la prima volta che un titolo della Montgomery esprima questo possesso. Un modo per dare un peso anche al dove. Pat di Silver Bush è una bambina che appartiene ad una dimora ove la vita scorre lenta, le abitudini cadenzano i ritmi e l’intensità dei sentimenti è libera di esprimersi.

Ci sono tracce autobiografiche in questo libro, di una scrittrice provata dalle psicosi del marito, dalle difficoltà economiche e da un figlio irrequieto e sconsiderato. Silver Bush è un luogo dove la mente può aprirsi ai ricordi d’infanzia, a quel periodo di spensieratezza e ottimismo che non si vorrebbe finisse mai.

Prosa fiabesca e leggera, descrizioni minuziose e meravigliose. Si respira magia quando si legge un romanzo del genere. Concludo citando un estratto della prefazione, che esprime al meglio cosa potete aspettarvi da questa lettura:

“Che lo si legga da bambini o da adulti, questo romanzo ha comunque in serbo un dono prezioso: ai primi insegna a guardarsi intorno, per cogliere la bellezza dell’oggi senza troppa fretta di crescere; ai secondi a guardarsi dentro, a capire che per ognuno di noi c’è un posto speciale nel mondo, dove le ore felici trascorse accanto a chi abbiamo amato non passeranno mai, e che, ovunque o qualunque esso sia, quello è casa”

 

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