Paranoia di Shirley Jackson

Titolo: Paranoia

Autore: Shirley Jackson

Traduttore: Silvia Pareschi

Editore: Adelphi

Pagine: 204

Prezzo: eur 18.00 brossura

 

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5 Raffinata
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5 Preziosa
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5 Confidenziale

 

…qualunque oggetto è un potenziale paragrafo per uno scrittore…”

Una scatola misteriosa lasciata davanti alla porta di casa di Laurence Hyman, figlio della scrittrice Shirley Jackson. Lui l’apre…

Dentro prime stesure, bozze, racconti inediti incompiuti, storielle comiche familiari e schizzi a matita. Lei non può più spiegarli, da tempo è morta, ma chi è rimasto può fare un grande regalo ai suoi numerosi ammiratori e, con Paranoia, Laurence l’ha fatto.

Tutto materiale prezioso che è stato una spinta a rimettere mano nell’archivio della madre per creare un lavoro di ricostruzione, intimo e sincero in cui lei stessa ci parla e si svela.

Si racconta con la sua incredibile capacità di sfiorare il lato oscuro delle esperienze umane.

Chi era Shirley Jacksonal al di fuori del suo ruolo di autrice?

Moglie e madre di 4 figli. Donna sempre in cerca di appagamento, di soddisfazioni che sembra non le arridano mai. Autrice con la penna in mano che considera la scrittura un atto privato dal quale però sente il bisogno di staccarsi non appena l’ha terminato. Un rapporto strano tra scrittore ed opera perché nel nostro comune pensare lo immaginiamo sempre simbiotico.

” Un libro è una rassicurante pila di fogli di carta gialla coperti di parole scritte a macchina, una nazione conosciuta e ospitale in cui mi sento a casa, in grado di trovare un paragrafo o una riga senza difficoltà, di riconoscere al primo sguardo la giusta collocazione di una pagina. Un libro trasformato in bozze non è più mio: le pagine sono diverse, la carta non è gialla, le parole sono stampate e appaiono più piccole.”

Ma in fondo la Jackson era una persona singolare. Scaramantica, appassionata di esoterismo che ha reso parte del suo quotidiano. Una donna fortemente sensibile, che metteva umanità in qualsiasi cosa toccava. Tutto a casa sua sembrava avesse respiro.

Mentre sbrigava le faccende di casa inventava storie fantastiche che capitolavano sempre in quel lato oscuro che caratterizzava la sua visione del mondo.

…sto tentando di convincervi a seguirmi nel mio mondo di fantasia; è un mondo felice, ricco e irrazionale, pieno di fate, fantasmi  elettricità libera e draghi…”

Mamma affannata, scrittrice solitaria e taciturna che rifuggiva le luci del palcoscenico e andava in ansia per le lettere degli ammiratori.

Il peso della gestione familiare a discapito del suo tempo libero, la difficoltà di avere a fianco un marito recensore, amico e nemico fino alla fine, tutto ha determinato l’impronta della sua vita.

In questa raccolta dove troviamo un po’ di tutto, da disegni ironici a quadri di vita familiare, ci sono anche dei racconti inediti e meravigliosi come l’avventura dell’uomo senza via di scampo o della donna cui non è permesso vivere la realtà per un macabro scherzo del destino.

Con un tono tra lo scanzonato e l’irriverente, con la confidenza che si deve ad un vecchio amico, questo libro è una piccola confessione del dietro le quinte di un mondo per noi lettori inaccessibile.

Grazie Shirley di questo inaspettato lasciapassare.

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