Middlemarch di George Eliot

Titolo: Middlemarch

Autore: George Eliot

Editore: Bur

Prezzo: eur 11.40 su ibs

Pagine: 829

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

 

 

“La gente esalta ogni genere di coraggio, tranne il coraggio che potrebbe mostrare in difesa di chi le sta più vicino”

In una piccola comunità di provincia, nella campagna inglese, si dipanano le vite di diverse famiglie i cui destini inevitabilmente si influenzano e si intrecciano creando unioni e litigi, segreti e alleanze.

Dorothea Brooke, figlia di un benestante membro della cittadina, sposa il taciturno Casaubon, letterato in cerca del capolavoro da lasciare ai posteri. Un’unione poco approvata per la giovane età di lei e il carattere dell’uomo.

A questo seguiranno altri matrimoni, come quello della superficiale sorella di Dorothea, Celia,  alla splendente Rosamond che, con la sua indole avventata, porterà a diversi colpi di scena.

Attorno a queste coppie gravitano i membri delle rispettive famiglie, i forestieri come l’innovatore dottor Lydgate, i pettegolezzi della piccola comunità vittoriana e altre figure che con le loro azioni scatenano dinamiche interessanti.

La vita risente del clima politico del tempo nonché degli usi e costumi d’epoca che talvolta riempiono le bocche di pregiudizi e i pensieri di ostacoli invalicabili.

I protagonisti, tutti, sono alla ricerca di stabilità, di un focolare cui tornare la sera, difendendo il buon nome e la rispettabilità di ognuno.

In tutto ciò un passato poco onorevole, un approccio troppo innovativo per i tempi, una propensione a non parlare chiaro nel timore di contravvenire all’etichetta creeranno tanti intrecci inaspettati dove ciascun personaggio non smetterà mai di ricercare la serenità del cuore.

Un romanzo corale che dà voce ad una meravigliosa rosa di caratteri.

“Il carattere non è inciso nel marmo – non è qualcosa di solido e inalterabile. E’ qualcosa di vivo e di cangiante, e si può ammalare come il nostro corpo”

I destini di alcune famiglie si fondono per creare un arcobaleno di dinamiche e colpi di scena. Un palcoscenico di attori interessanti che riflettono le casualità della vita e gli scherzi della sorte.

Dal gentiluomo con il passato esecrabile alla giovane tanto bella quanto sciocca. Dalla vedova saggia e altruista all’innamorato frainteso.

La lettura alterna pagine lente e non determinanti per la storia ad altre di tensione.

Un ritmo altalenante che è perfetto per un romanzo così voluminoso.

Solamente verso la fine tutti i nodi vengono al pettine; le ultimissime pagine chiudono il cerchio con grande soddisfazione.

Meravigliosa la noncuranza con cui Eliot introduce gli imprevisti, quasi per errore, poco prima che tutto vada per il verso giusto e riesce a far ciò continuamente, destando il lettore da pagine meno reattive.

Pensate che un grande colpo di scena si trova a pagina 799!

I sentimenti che dirompono prepotentemente dal libro sono quelli che caratterizzano la vita di tutti noi e questo avvicina ai protagonisti seppur l’epoca dei fatti è molto indietro nel tempo.

Sicuramente una mole impegnativa, con l’unico neo di richiami alla tradizione anglosassone di non facile o immediata comprensione (le note a piè di pagina vi saranno utili). E’ un romanzo che si legge se amate i classici e l’ambientazione alla Jane Austen.

Se così è lo troverete avvolgente e appagante, un viaggio nel tempo di una cavalleria ormai scomparsa, con splendidi abiti in crinolina, eleganti tè pomeridiani, passeggiate nei viali di fastose dimore.

Se anche voi avete questa passione allora George Eliot vi entrerà nel cuore

 

 

 

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