L’ufficiale prussiano e altri racconti di D.H.Lawrence

Titolo: L’ufficiale prussiano e altri racconti

Autore: D.H.Lawrence

Editore: Feltrinelli (vintage1965)

Pagine: 240

Prezzo: eur 16.00

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

 

Cari lettori, abbiamo iniziato quest’anno con l’idea di non fermarci a leggere L’amante di Lady Chatterly, opera più conosciuta di D.H.Lawrence. Abbiamo voluto scavare più a fondo e lo abbiamo fatto con una serie di testi che trovate tutti sul blog.

Questo era l’ultimo in nostro possesso che di certo non esaurisce la bibliografia dell’autore ma sicuramente il quadro che abbiamo adesso di lui è più completo e concreto.

Senza dubbio possiamo dirvi che lo abbiamo nel cuore.

 

Un ufficiale dall’aspetto severo, dai lineamenti profondi e scavati che denotano una continua lotta per la vita. È capitano di fanteria. Rispettato dai suoi soldati, considerato un’autorità ineluttabile.

Al suo fianco un assistente, giovane e preciso, ligio.
Qualcosa nel rapporto asettico tra i due cambia improvvisamente. L’anziana pacatezza dell’ufficiale si scontra con la vigorosa gioventù dell’assistente, gli sguardi per un attimo si incrociano e un lampo di comprensione li colpisce, allontanandoli inevitabilmente, drammaticamente.
Un legame simile di attrazione e repulsione si trova nella storia “Le figlie del vicario“.
Un’ambientazione superba, in una campagna che ha i colori della miseria ma anche della dignità.
Si susseguono questi racconti, dando spazio a personaggi diversificati: due amanti, madre e figlio, marito e moglie, due innamorati.
Al lettore si apre una rosa di sentimenti dall’amore all’odio, dalla paura all’egoismo.
L’autore riesce a dipingere l’umanità nella sua interezza guardandola da diverse angolazioni, partendo dal sentimento più nobile fino a giù, sfiorando la gretta bestialità.
Apre tante piccole finestre nelle case della gente in un mondo ormai distante da noi, comunità dissoltasi col progresso.
Alcuni ambienti molto malinconici, diari di destini non riscattabili, amare esistenze senza futuro. Altri invece sono più leggeri e speranzosi, dove forte si sente la spinta alla vita
Nella sua perenne ricerca di risposte ai dualismi, Lawrence affronta la difficile coesistenza tra l’autocontrollo e l’istinto, tra una paura e il coraggio.
Racconti di contrasto, di lotta interiore, di difficoltà a scegliere chi vogliamo essere.
C’è sempre un incredibile realismo nella prosa di Lawrence a volte terribilmente crudo
” Cosa contava l’uomo dopotutto, se la situazione economica era conveniente? Dopo 22 anni di matrimonio il suo sentimentalismo si era dissolto in polvere; solo la macina della miseria esisteva per lei”
C’è anche una grande cura del paesaggio, nei colori, nelle forme ma è una caratteristica che ha sempre avuto nelle sue opere.
Questi racconti fanno parte dell’età giovanile infatti non troviamo l’insofferenza, il turbamento e le domande esistenziali tipiche dei romanzi più maturi.
Qui i toni sono più pacati, più fluidi e leggeri.
È un Lawrence che sta ancora cercando la sua strada di scrittore. La sua originalità, la sua impronta stanno prendendo forma.
Questo è un altro di quei libri da cui si potrebbe partire se si vuole conoscere l’autore perché regala un assaggio di quella che è la sua profondità ma senza risultare particolarmente impegnativo.
Perfetto per chi lo ama in ogni sua forma.
Precedente Supereroi di Paolo Genovese Successivo Le indagini di Sherlock Holmes di C.Doyle