L’enigma dell’ermellino di Chiara Comella

Titolo: L’enigma dell’ermellino

Autore: Chiara Comella

Editore: Le Commari

Pagine: 178

Prezzo: eur 13.50

 

 

 

Copertina: ♥♥♥♥♥/5

Storia: ♥♥♥♥♥/5

Stile: ♥♥♥♥♥/5

 

Cosa può succedere se due ragazzini durante una visita ad un museo si ritrovano in uno sgabuzzino?

Gaia e D’Andrea non sarebbero mai voluti uscire da casa, soprattutto per seguire una noiosa e visita al museo.
Meglio stare con lo smartphone tra le mani, una partita alla Play in pigiama o al massimo una videochiamata con qualche amico.
Sono costretti invece  a seguire di malavoglia le madri per andare al museo.
Il loro pomeriggio prende una piega inaspettata quando in uno sgabuzzino polveroso e pieno di quadri dove sono capitati per caso,  incontrano una insolita signora che si presenta come Cecilia
Gallerani, la famosa donna dipinta sulla tela “Dama con l’ermellino“, solo che ora è senza il suo prezioso animaletto, anzi in verità lo ha perduto e lo sta affannosamente cercando.
Dopo i primi momenti di stupore e incredulità, Andrea e Gaia si offrono di aiutarla nella ricerca.
Cecilia in effetti è disperata, senza il suo animaletto non sarà più la stessa e rischierà di  non essere più esposta ed essere archiviata in un magazzino, dimenticata.
La  ricerca non sarà facile e i ragazzi si ritroveranno catapultati in un mondo ignoto ma affascinante. Insieme a Cecilia attraverseranno quadri famosi, incontreranno personaggi celebri fino ad ora ammirati  solo su tele. Così increduli saranno colpiti da “L’urlo” di Munch,  sorpresi dall’autoritratto di Van Gogh con tanto di orecchio bendato, o atterriti  da Medusa ed il suo sguardo  pietrificante.
Dai quadri non è scomparso solo  l’ermellino, anche altri hanno avuto delle perdite che  sminuiscono  il valore ai dipinti.
Ben presto i ragazzi, insieme ai loro nuovi amici, capiranno di essere nel mezzo di  un complotto ben più complesso  di un semplice furto, animato da invidie e gelosie, cupidigia e rivalità così come nel mondo reale.
Il coraggio e l’altruismo dei ragazzi sarà la chiave  di risoluzione dell’enigma con un epilogo articolato, inaspettato ed appagante.
Una lettura che ci ha deliziato per numerosi motivi.
La prosa è scorrevole, pulita, giovane e fresca. L’autrice ci introduce nel mondo dell’arte con disinvoltura, parlando di quadri come si farebbe di vecchi amici in comune, e creando nel lettore molta curiosità. Ci è venuta voglia di riprendere in mano libri di arte, di sfogliarli e di soffermarci su particolari vivi che ci vengono menzionati nel racconto.
I particolari descritti spesso sfuggono ad una superficiale vista dell’opera  così che  il lettore  deve andare necessariamente a rivedere l’opera originale.
La realtà  è capovolta  e l’autrice fa vivere ai  protagonisti, come reale il mondo virtuale dei quadri , animato da  personaggi che vivono, soffrono, amano e lottano, e sa creare così una storia avventurosa dove non mancano i colpi di scena, i tradimenti, con un sottofondo di pathos e un pizzico di magia.
Portali magici, pietre prodigiose, sanguinose battaglie, tradimenti e amicizia rendono il racconto davvero godibile.
Così guidati da una Frida Kahlo scatenata , incoraggiati da un leale autoritratto di van Gogh, traditi da un angosciato urlo di Munch, e confortati da una nobile Cecilia, i ragazzi  non solo diventano preziosi alleati nella ricerca ma dimostrano anche qualità fino ad ora a loro sconosciute.
Ne emerge un ritratto fedele della nuova generazione, troppo spesso  annoiata e priva di stimoli, chiusa tra social e realtà virtuali, ma forse solo perché non ha gli stimoli giusti.
Una lettura consigliata ai giovani come finestra da cui fare capolino per osservare un mondo che emana bellezza, un mondo che trasmette  messaggi universali, che non conosce confini e che parla un linguaggio comprensibile ad ogni animo, il mondo dell’arte.
Ma una lettura rivolta anche ad adulti per imparare a stimolare ed incuriosire i nostri ragazzi facendoli uscire dalla loro comfort zone.
Grazie Chiara Comella, ci hai fatto un grande regalo con questo testo.
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