La variante di Luneburg di Paolo Maurensig

La variante di Luneburgl’ho preso al buio, per caso…Mi piacciono molto le copertine opache dell’Adelphi. 💕

Non ho neanche letto la trama. Ho iniziato così, all’avventura. Ho pensato che le poche pagine mi avrebbero permesso di finirlo anche con sforzo.

Il disegno in copertina mi sembrava piuttosto misterioso, il titolo quasi un enigma

Però si fa leggere, eccome. Scorre come se avessi davanti Hans che ti racconta quello che ha fatto. Come si è fuso anima e corpo con gli scacchi rendendoli vivi o facendosi uccidere…

Dieter Frisch è un non protagonista perchè ben altro si nasconde dietro di lui. Con ritmo incalzante e scrittura scorrevole si narra la concentrazione, la memoria, il sague freddo necessari per giocare a scacchi. Si narra di come un bambino abbia un talento naturale per questo passatempo cui dedicherà sempre più attenzione e sempre più energie.

Quando questo coinvolgimento sembrerà trascinarlo verso un abisso di dipendenza assoluta lo scenario si fa duro. Siamo nel pieno della campagna tedesca degli anni 30-40 e dei temibili campi di concentramento. L’intreccio in apparenza improponibile tra una partita a scacchi e la furia nazista trova spazio e ti cattura.

Risultati immagini per scacchi

Di questo libro si dice che lo schema narrativo sia complesso, ad ogni modo per me si legge bene e velocemente. Non è mai noioso né prolisso. Il finale inaspettato.

Da mettere in libreria

Curiosa l’associazione con Stefan Zweig per chi lo ha letto.

 

 

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