Autore: George Simenon
Editore: Adelphi
Etienne e Louise sono due coniugi giovani e tranquilli che vivono a Parigi in un appartamento al primo piano, separato da una scala di ferro dal negozio sottostante dove entrambi lavorano.
Lui si occupa della clientela e quindi si trova a girare per la città, mentre lei rimane nel negozio aiutata da altre due figure che nella storia non rivestono un ruolo di primo piano.
Una serie di malesseri, che non trovano apparente spiegazione, iniziano a far sospettare Etienne che qualcosa nel suo matrimonio non stia più funzionando.
All’inizio come un gioco, ma poi sempre più seriamente e rigorosamente, l’uomo prende ad osservare la moglie nei più piccoli particolari.
La vita dei due coniugi è stata sempre solitaria. Una coppia di amici al giovedì sera rappresentano l’unica distrazione a se stessi. Perfettamente in sintonia fisicamente e mentalmente, i due non hanno mai sentito la necessità di vivere la loro vita di coppia al di fuori delle mura domestiche. Le abitudini ed i rituali si sono consolidati a tal punto che, anche un sospiro in più, viene notato.
I sensi di Etienne si mettono subito in allerta e la moglie viene osservata anche nei minimi gesti. Così, giorno dopo giorno, uno sguardo assente, una domanda di troppo, una manciata di secondi in più in un movimento e si crea una fitta rete di discromie che Etienne studia.
Prendendo spunto da una conversazione origliata casualmente dalla finestra, l’uomo ricorda che il precedente marito di Louise morì a casa dopo tre mesi di malesseri incurabili, come se qualcosa lo stesse logorando da dentro. Questo pensiero diventa il punto di partenza di tutti i ragionamenti, le preoccupazioni che Etienne inizia a fare nei confronti della moglie.
L’idea che questa possa aver avvelenato il marito per lasciare spazio a lui, che al tempo aveva il ruolo di amante, gli fa supporre che si stia ripetendo il gioco.
Il pensiero sembra inaccettabile poiché nulla gli ha mai fatto intendere che i reciproci sentimenti avessero subito una ferita ma i piccoli indizi che raccoglie dimostrano il contrario. Così adesso, quello che una volta era il ruolo dell’amante smanioso di liberarsi del marito della sua donna ed occuparne il posto, adesso gioca un altro e pur triste destino. Ora Etienne capisce cosa possa aver provato Guillaume quando si vedeva morire piano piano mentre la moglie rifioriva tra le braccia di un altro.
Nella storia viviamo la sorpresa e poi la rabbia che invadono Etienne nel raccogliere prove sempre più evidenti del suo destino già segnato. Lo vediamo indossare maschere impassibili per non destare sospetti in Louise, lo vediamo architettare vari stratagemmi per prolungarsi la vita e sfuggire al veleno e poi lo vediamo arrendersi in un modo inaspettato e generoso.
In mezzo a tutto ciò, sempre e comunque una scala di ferro che separa la vita dalla morte, la rinascita dalla resa, i sogni dalla realtà. Nel negozio c’è Louise, che va avanti per la sua strada calpestando vite come fossero fili d’erba e senza alcun rimorso. Una donna che fino alla fine riesce ad essere amorevolmente spietata. Nell’appartamento c’è Etienne, che da marito paranoico diventa vittima sacrificale. Un uomo che crede nell’amore e nel legame fino alla fine, con dignità.
Un libro piccolo ma prezioso. Una storia lenta, a tratti ripetitiva e povera di elementi (personaggi, ambientazione) ma tutto appositamente studiato dall’esperta e mirabile mano di Simenon per seguire quello che nella realtà potrebbe essere la presa di coscienza da parte di un uomo che sta per morire.
Una lentezza che ti permette di avvertire sulla pelle il disagio iniziale, il sospetto successivo e la ricerca di amare certezze poi.
Nulla a che vedere con i toni leggeri ed ironici dell’Agenzia O. Il bello di Simenon è proprio il volo da una lettura di intrattenimento ad un’altra di genere completamente diverso.
Etienne inizialmente paranoico ai limiti del normale e pedante, diventa poi un uomo miserevole e sconfitto…non dalla moglie ma da se stesso. Scavando in fondo alla storia che ci racconta questo libro viene fuori come l’amore disinteressato non ha bisogno di possesso ma è sufficiente vedere felice la persona amata, saperla soddisfatta. Ed ancor più a fondo come questo possa degenerare nel rifiutare qualsiasi ragionamento che possa minare alla veste, all’immagine che a tale persona abbiamo attribuito.
Etienne non accetta di odiare Louise, di infangarne il ricordo e l’idea che ha sempre avuto di lei. Ed a questo sacrifica tutto.
Consigliato agli amanti delle letture lente ma che vanno a fondo; a chi non si lascia annoiare dalle ripetizioni, a chi apprezza una storia senza colpi di scena ma che procede linearmente quasi senza pieghe. Consigliato anche a chi apprezza le trame non confusionarie ne rumorose e a chi vuole iniziare a scoprire Simenon da uno dei suoi più bei romanzi.