La saga dei Cazalet. Confusione. Vol 3 – Elizabeth J.Howard

Titolo: La saga dei Cazalet. Confusione. Vol.3

Autore:  Elizabeth Jane Howard

Editore: Fazi

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

Estate 1942, la guerra è nel suo pieno svolgimento. Il suo peso si è abbattuto su Home Place cambiandone i ritmi, le abitudini ed anche l’aspetto.

Trovare cose buone da mangiare è difficile, il carburante è razionato, per qualsiasi acquisto servono le tessere che non si trovano.

E’ venuto a mancare un personaggio, spezzato da una malattia e questo aggiunge un velo di tristezza a tutto il resto.

La dolce Polly, in attesa con le cugine di un futuro incerto, è sempre più smarrita e si guarda intorno in cerca di riferimenti. Anche Rachel attraversa un momento difficile. La sua presenza continua ad essere un conforto per tutti ma non si sente completa, forse per quel suo amore proibito che è sempre tenuto nascosto.

“…una donna tristemente intrappolata nei doveri familiari che l’etica vittoriana dava alle nubili”

Molto altri sono da biasimare come Diana, l’amante di Edward Cazalet, incinta e sola; Villy, persa tra le macerie del matrimonio.

Louise sta per sposarsi ma il clima che si respira non promette grandi festeggiamenti. Carly continua a scrivere un diario per il padre disperso, sperando di poterlo riabbracciare.

Inverno 1942. Michael Hadleigh entra far par parte della grande famiglia Cazalet sposando Louisa. Quest’ultima, forse troppo giovane, o sognatrice, non trova nell’unione la felicità immaginata.

” Un fuoco di fila di piccole, rapide domande irrazionali, che sembravano venute dal nulla e che svanivano dalla sua coscienza solo perché continuamente incalzate da altre. Rispondere a una sola di esse, o anche rifletterci un momento, emanava un senso di assoluti pericolo”

 

La seconda parte del romanzo si apre nel Capodanno del ’43.

E’ passato quindi più di un anno. Edward è diventato padre, seppur fuori del matrimonio e ci chiediamo già se la piccola Susan sarà protagonista degli ultimi due volumi che ci mancano di leggere.

Incontriamo di nuovo un personaggio che era rimasto silente nella prima parte della lettura. Si tratta di Angela, nipote di Villy ed Edward, una giovane donna sciupata da scelte sbagliate

Clary si affaccia finalmente all’età adulta, maturando nuovi sentimenti; Zoe, dopo i profondi cambiamenti che troviamo descritti nel secondo volume, fa un incontro inaspettato che rimette in discussione tutte le posizioni a fatica conquistate.

L’ultimo capitolo si conclude nel maggio ’45. La guerra è finita, gli animi sono stanchi, provati e demoralizzati per un futuro tanto atteso ma comunque ancora privo di forma. Il coraggio non è mancato, a chi ha affrontato la morte del marito  e dell’amante, a chi ha subito la morte del figlio, a chi non si è abbandonato alla malattia, a chi ha rimodellato il proprio amore in un sentimento perdurante.

E poi un bellissimo colpo di scena!

Se al terzo volume siamo ancora entusiaste e curiose, allora questa saga è stata un’ottima scelta.

Sempre fluida, equilibrata e piacevole la scrittura. Sempre coinvolgente l’intreccio, l’evoluzione dei personaggi, le dinamiche.

Le stagioni si susseguono velocemente, alleggerendo la lettura. Nonostante i mesi che passano sotto silenzio, il racconto non ne risente assolutamente poiché è grande la maestria della Howard nel riallacciare tutti i fili dell’intreccio, celando i nodi.

In questo volume anche la lettura ha avuto il suo spazio. Complici le restrizioni imposte dalla guerra, il coprifuoco e quindi l’isolamento forzato, i libri sono diventati una piacevole e necessaria evasione. Vengono citati titoli di classici meravigliosi come Annna Karenina, Mansfield Park.

L’imminente fine del conflitto si fa sentire con entusiasmo ed ottimismo. Questo spazza via il grigiore che ha colorato buona parte del romanzo. Più di una volta la Howard punta il dito sulla precarietà, sull’impossibilità di trovarsi un lavoro se non al fronte per gli uomini e come infermiere per le donne. Questo spiega le poche prospettive e le amarezze delle più giovani che si accontentano di tutto pur di distrarsi e dare una parvenza di normalità alle loro giornate.

Alcune pagine vengono dedicate all’olocausto, inserito non come argomento a sé ma tra i dialoghi di due protagonisti in particolare che però non vi sveliamo. Parole di toccante intensità.

Il colpo di scena finale poi rende necessario iniziare il quarto volume quanto prima.

Come sempre lettura consigliata!

 

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