La notte delle beghine di Aline Kiner

Titolo: La notte delle beghine

Autore: Aline Kiner

Editore: Neri Pozza

Pagine: 299

Prezzo: eur 11.00 brossura

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 4♥ su 5
  • Stile:  4♥ su 5

 

Vie strette e buie.

Balconi aggettanti, gallerie pensili.
Grida dei venditori di cialde, richiami di artigiani, banchi con merce impolverata: ciabatte, cappelli.
Gente che spintona, i cani che rovistano nello sporco, il tanfo dei vasi da notte inopportuni.
Si apre un cancello.
Un claustro, oasi di silenzio, quiete.
Il tempo si è fermato?
Il beghinaggio è un luogo di attesa, un ritiro al margine del mondo.
Qui  vive una donna, ma solo sulla bocca delle altre, nel loro pacato chiacchiericcio. Marguerite è rinchiusa in cella a Parigi, accusata di eresia.
Anima unica, luminosa, spirito celeste dotato di incrollabile volontà.
Ysabel, piccola di statura ma ben piantata a terra, leale e premurosa. È lei che si muove, decide, organizza.
È alle sue cure che si affida la fuggitiva Mauhet, dai capelli proibiti.
È tra le sue braccia che si scalda la piccola Leonor.
È alle sue confidenze che si abbandona Ade, fuoco sotto la cenere, così poco espansiva eppure così piena di sentimenti, affamata di amore.
Nel claustro si lavora, si prega, si vive spalla a spalla, con solidarietà. Si fa poco rumore per non destare l’orecchio vigile e severo dell’Inquisizione.
Sono anni difficili, le beghine non sono accettate ma tollerate. Cristiane che sfuggono alle braccia della Chiesa e per questo circondate da diffidenza, guardate con sospetto.
Un libro che non deve circolare, una giovane fuggita e arrivata ed una che vorrebbe fuggire e non essere trovata più. Un amore che spinge per sbocciare, invidia, rabbia, rancore contro sensibilità, protezione e giustizia.
Chissà, dopo la confessione di un segreto scottante, se la Chiesa continuerà a tollerare queste donne inclassificabili e il loro modo di vivere.
La Storia però già ci ha dato la sua risposta.
Un romanzo lento fin oltre la metà ma poi in corsa verso un epilogo amaro ma inevitabile.
Un tema annoso ed eterno.
La guerra contro la donna che è indipendente, che mostra una personalità forte.
La beghina, colta, capace di padroneggiare le scritture e la predicazione è un pericolo. Lo è anche se sta al suo posto, se rispetta le regole comuni.
In questo libro c’è una storia vera intrecciata con la fantasia dell’autrice che dispiega l’esistenza di un piccolo mondo scomparso, cancellato sotto il peso del controllo.
È stato particolarmente interessante venire a conoscenza della realtà delle beghine.
Stile fluido, descrittivo, minuzioso nel creare tutto ciò che serve al lettore per tornare indietro nel tempo.
L’unico neo il poco approfondimento dei personaggi.
La sensazione è stata quella di vederli a distanza, da lontano.
Questo non toglie il piacere della lettura né il consiglio di immergersi in questa realtà storica così particolare.
E’ il primo libro che leggiamo di questa autrice. Se avete altri titoli scritti da lei da consigliarci vi aspettiamo nei commenti sotto al post di Instagram
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