Titolo: La Lotteria
Autore: Shirley Jackson
Editore: Adelphi
Pagine: 82
Prezzo: eur 10.00
- Copertina: 4♥ su 5
- Storia: 4♥ su 5
- Stile: 5♥ su 5
Non è la prima opera che leggiamo della Jakson.
L’abbiamo acquistata ad occhi chiusi poiché l’intento è comunque quello di averne la bibliografia completa. Siamo rimaste un po’ colpite all’arrivo del libro perché si chiude in una mano e di effettiva lettura sono solo 72 pagine. Numero che racchiude ben 3 racconti.
Si legge in un’oretta, forse meno.
Vale la pena? Vi starete chiedendo…
Si.
Si perché potrebbe essere un primo approccio a questa autrice per saggiare il tipo di atmosfera che crea nelle sue storie.
Si perché il mini libro trasuda potenziale, capacità, in una manciata di parole, di colpire il lettore.
Sì perché è il tipico horror alla Jackson, quello dove in realtà non si dice molto, non ci sono mostri sanguinolenti nascosti sotto il letto né spettri con carne a brandelli che rincorrono anime innocenti.
A casa Jackson spesso l’atmosfera è pastorale, familiare, tranquilla. L’ambiente è assolutamente modesto. I protagonisti comuni. Eppure c’è sempre una breccia, uno spiraglio che porta vento malvagio. Una folata che colpisce il lettore quando meno se lo aspetta con brutalità e immediatezza.
E’ proprio dalla normalità che nasce la paura più travolgente, da ciò che non ci aspettiamo, da quello che pensiamo di conoscere. Lei alla fine delle sue storie è come se volesse dirti che c’è del marcio anche in quello che appare perfettamente sano.
Il consiglio è quindi di acquistare il libro consapevoli (non come abbiamo fatto noi) di averne compagnia solo per breve tempo e gustarvelo lentamente.
Data la brevità del testo non ce la sentiamo di dirvi nulla nel merito dei singoli racconti ma confermiamo il desiderio di continuare a leggere la Jakson fino alla fine.