In bici a testa in giù – Valentina Depalma

Titolo: In bici a testa in giù

Autore: Valentina Depalma. Giovane scrittrice sempre attenta, sin da piccola,  all’ambiente. Le sue esperienze personali l’hanno portata a dedicarsi spesso ad attività equosolidali ed alla loro divulgazione. Questo libro è il suo primo scritto.

Editore: Fogliodivia

 

 

“Tommy ti piacerebbe conoscere il mondo dell’equosolidale?”

“Cos’è mamma? Ci sono mostri? Alieni?”

” No tesoro, è un mondo dove si rispetta l’ambiente, dove la cittadinanza è mondiale, dove c’è rispetto per la diversità, per i diritti umani e le culture differenti. Martina è pronta, ti ci porterà lei…”

 

Martina è una ragazzina curiosa ed intelligente. Sta andando a scuola con il sorriso perché è una giornata speciale.

Tutta la classe andrà a vedere una bottega equosolidale.

Appena i giovani studenti mettono piede nella “bottega del mondo” un’onda di colori e profumi li investe. Sugli scaffali tanti oggetti strani, o meglio, conosciuti nella forma ma originali nel materiale.

In questo negozio ci sono prodotti fatti a mano che vengono da molto lontano. Sono fatti con semplicità, con l’arte del riciclo e molta creatività.

Martina si guarda intorno estasiata. Sembra il paese delle meraviglie. Prende in mano diverse cose per ammirarne da vicino i particolari ma la sua attenzione viene catturata da una piccola bicicletta verde costruita con le lattine.

La bici viene dal Madagascar, un posto che sembra fuori dal mondo, dove la natura è ancora la principale abitante dei tanti villaggi colorati.

La fantasia di Martina si accende, lei si immagina proprio lì ad Antananarivo, a godersi il paesaggio nuovo e l’aria diversa. Purtroppo anche nell’immaginazione possono accadere dei contrattempi così cade e la bici si rovina.

Un uomo dal vestito colorato e la pelle scura si avvicina per aiutarla. E’ un cantastorie e gira per i villaggi. Il suo nome è Farouk e si offre di portare Martina con sé per riparare la bici da chi ne è esperto.

La camminata è molto lunga e, come tutti gli adolescenti o quasi, Martina è più occupata a sbuffare per la fatica che a godersi il panorama.

La sua attenzione ritorna viva solamente quando si trova in mezzo ad un esteso campo con piante alte e verdi, dove una piccola comunità equadoregna sta lavorando senza sosta. E’ una piantagione di canna da zucchero.

Abituati a trovare tutto già confezionato e pronto, non possiamo neanche immaginare il lavoro e le piccole azioni che richiede la raccolta di questo bene famoso. Martina rimane affascinata dai gesti della gente e non si fa pregare per assaggiare quello che può.

“E’ un sapore delicato, dolce, piacevole, reso particolare se pensa ad ogni azione impiegata per ottenerlo.”

Le sorprese non sono finite. Martina diverse volte ha sentito parlare la prof.di geografia delle foreste pluviali ma non ha ben capito cosa siano. Un conto vedere una piccola foto sul libro, un altro trovarsi vicino ad alberi alti almeno 60 metri.

Farouk ormai ha conquistato la ragazzina e continua a portarla in giro. Nella piantagione boliviana  di cacao, nel frutteto tharaka alle pendici del monte Kenya.

Quante cose si possono imparare…anche stando ad occhi chiusi. Si perché Martina è ancora lì, con i suoi compagni di classe nella bottega colorata. Il mondo equosolidale è tutto da scoprire ed è pieno di sapori nuovi.

A non provare si perde una gran cosa!

Un dolcissimo libricino pieno di immagini colorate che aiutano la lettura e la rendono più divertente. Non solo disegni che illustrano scene della storia ma anche piccoli schizzi tra le parole, caratteri diversi, disallineamento di una mezza frase e tutto per movimentare il piccolo racconto ed avere l’idea di viaggiare insieme alla protagonista su un furgoncino di qualche anno fa.

Il mondo dell’equosolidale ha bisogno di essere conosciuto, del passaparola. Ha bisogno di fiducia. E’ un modo per diventare cittadini del mondo rimanendo a casa propria.

E’ un ottimo modo per trattare la diversità come una ricchezza.

Sarebbe bello poterlo inserire nelle scuole, lasciare avvicinare i bambini all’argomento in maniera divertente e giocosa come può esserlo un libro illustrato.

Adatto per lettori dai 7 anni, noi lo abbiamo affidato a Tommaso che ne ha 11. In realtà lui conosceva giù il mondo equosolidale perché ogni tanto ci serviamo da una piccola bottega che abbiamo nel nostro quartiere ma non sapeva di avere prodotti proprio dentro casa sua.

Quando ha collegato la storia ad un oggetto suo, familiare, la sua meraviglia è stata la prova di come con i bambini basti veramente poco per piantare un semino di conoscenza così importante che poi crescerà e diventerà, speriamo, un albero grande, maestoso come quello della foresta pluviale vista da Martina.

Consigliato a tutte le mamme, le zie con nipoti, le nonne, le maestre e a chiunque abbia un bambino nelle vicinanze. Regalare un po’ di conoscenza è sempre un gesto prezioso.

 

 

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