Il viaggio dell’airone – Silvia & Andrea Bartolini

Titolo: Il viaggio dell’airone

Autore: Silvia & Andrea Bartolini. Lei vive in Belgio ed insegna all’università. Lui è uno studioso di filosofia e letteratura italiana e latina.

Editore: La Caravella

 

1934: su una nave diretta a New York si trova il giovane Rubus. Il suo sguardo triste punta verso il cielo, malinconico, al ricordo dei genitori lasciati in Germania dove la politica razzista ha iniziato a mietere le prime vittime.

All’improvviso una luce abbagliante punta verso di lui ed uno splendido airone bianco con piume rosse in testa si libra nell’aria frizzante dell’oceano. Un animale simbolico, messaggero di perseveranza e cambiamento.

Il ragazzo non è il solo ad aver visto l’uccello. Vicino a lui c’ è un signore dall’aspetto stravagante con il quale inizia a chiacchierare. L’uomo è un esperto botanico belga di nome Spinone. Ha molto da raccontare e Rubus ha tutto il tempo per ascoltarlo.

Spinone partì da universitario alla scoperte delle piante nella foresta Juniperos dove sembrava ci fossero alberi ginkgo giganti, dalle maestose foglie a forma di ventaglio. La terra che trovò tra Belize e Guatemala era misteriosa, surreale come la comunità di Bris dove il suo amico Asmago era scomparso senza lasciare tracce.

Il botanico ripercorre il suo passato e quello della moglie Calla portando i ricordi sin nell’antico Egitto, a sud del Cairo, dove si praticava il culto del coccodrillo. I reperti hanno mostrato segni dell’esistenza di una civiltà antichissima e sconosciuta che venerava l’albero di ginkgo.

Cos’ha di speciale questa pianta enorme? Cosa nasconde?

 

” Quando del Ginkgo in presenza sarai

si aprirà davanti a te una porta.

Salta attraverso senza dubbi di sorta

e le risposte che cerchi troverai.

 

Il giovane Rubus sembra vedere davanti ai suoi occhi anche la Grecia ed il villaggio di Latsia, tra i pendii del Taigheto dove anche nella piega più impervia tra le rocce vi abita un arbusto, un cespuglio, un pezzetto di natura. Qui si era stabilito Pavlos, padre di Calla.

Uomo dal cuore pure, racconta Spinone, divenne guardiano della porta che collegava la terra al mondo magico di Heilun. Un pianeta abitato da esseri un po’ animali, un po’ uomini che hanno reso possibile la nostra vita.

L’equilibrio che lega i due mondi è minacciato da forze oscure. Solo l’airone può essere messaggero della sorte e solo la saggia Miroghi può decifrare il destino degli uomini e passare attraverso i due mondi.

I guardiani hanno il compito di proteggere la porta. Essa si sposta su uno dei 9 alberi di ginkgo sparsi per il mondo per far perdere le proprie tracce al nemico.

“La storia narra che, quando gli Dei dei mondi decisero che la Terra avrebbe accolto la razza umana, nove alberi di Ginkgo furono donati da un pianeta antico e precedente al nostro affinché creassero l’ambiente e producessero l’ossigeno necessario alla nascita dell’uomo. Questo mondo si chiamava Heilun e gli fu affidato il compito di vegliare sulla Terra”

Spinone coinvolge completamente il giovane Rubus nella sua storia e lo fa appassionare lasciando sempre in bilico il confine tra realtà e fantasia.

Giunti a New York, alcune vicende confermano al ragazzo che Heilun esiste veramente così come i temibili e malvagi Joroin e Vindur, dall’aspetto infernale e dai luminosi occhi gialli.

Bisogna raggiungere Glosoli, dimora della più antica stirpe di Heilun, ormai luogo tetro e buio dove nessun raggio di sole riesce a penetrare.

Spinone conta molto sulla fedeltà del suo giovane amico e lo mette al corrente di tutta la sua conoscenza, delle sue sofferenze e della sua forte volontà di ritrovare la moglie Calla, esiliata da qualche parte tra i due mondi.

La storia passata diventa presente e i due amici la vivono con coraggio e determinazione.

Una corsa contro il tempo, occhi gialli che attendono nell’ombra, tranelli, un teatro abbandonato e circondato dalle forze del male. Spinone e Rubus devono salvare l’airone ferito.

Amici inaspettati correranno in loro aiuto, spiriti benevoli li proteggeranno in silenzio. Qualcuno non ce la farà ma morirà con onore, qualcun altro dovrà dirsi addio. Gli ostacoli saranno tanti ma la terra non può più aspettare di essere salvata.

Un fantasy che inizia in un mondo reale aprendo però le porte ad un’altra dimensione.

La linea che separa l’immaginario dal razionale sbiadisce fornendo al lettore una chiave nuova per spiegare eventi e situazioni.

I personaggi sono molti, legati da fili resistenti che nel corso della storia vengono gradualmente svelati al lettore. I pezzetti del mosaico si uniscono per formare un’unica immagine in cui tutte le domande che emergono durante la lettura alla fine trovano risposta.

Ci si sente subito parte del racconto e le pagine  scorrono velocemente come veloce è il ritmo incalzante degli eventi.

Per noi che abbiamo poca esperienza col genere fantasy, il libro è stato un piacevole diversivo di lettura che ci ha tenute lontano dalla realtà con spirito avventuroso.

Consigliato agli amanti del genere, a chi cerca una storia immaginaria in un mondo reale. Adatto agli appassionati di avventura, di colpi di scena ed inseguimenti.

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